Con un utile di 1,4 mln di euro, export al 70%

Milano, 3 dic. (askanews) – L’assemblea dei soci di Collis Veneto Wine Group, la più importante Cantina cooperativa del Veneto e una delle prime dieci realtà vitivinicole in Italia, ha approvato all’unanimità il bilancio dell’esercizio che si è chiuso il 31 luglio 2024. Il bilancio consolidato ha registrato un fatturato di 219 milioni di euro, in crescita del 5% sull’esercizio precedente, con un utile di gruppo di 1,4 mln di euro e circa 70% la percentuale dell’export.

“Come presidente sono orgoglioso del bilancio presentato all’assemblea poiché dimostra il grande impegno del Gruppo affinché la remunerazione delle uve conferite dai propri soci sia sempre motivo di soddisfazione ed in linea con le aspettative” ha detto Pietro Zambon, aggiungendo che “con cinque cantine finalizzate alla lavorazione e vinificazione di oltre un milione di quintali di uva annui e tre centri di imbottigliamento, il nostro Gruppo, grazie al lavoro dei soci conferitori, promette di mantenere la leadership nei mercati globali in cui è proiettato raggiungendo risultati positivi malgrado il difficile contesto di mercato”.

Obiettivo del Gruppo “è quello di migliorare ulteriormente il processo di selezione delle uve e di vinificazione, al fine di ottenere vini distintivi e sempre più legati ai territori di provenienza”. Un traguardo importante raggiunto quest’anno è stato quello di ottenere quattro certificazioni Equalitas “che confermano l’impegno dell’azienda nella gestione della sostenibilità sociale, ambientale ed economica”. Nel 2023 tutti i siti produttivi del Gruppo avevano rinnovato la certificazione Equalitas Winery e Collis aveva ottenuto la certificazione Equalitas Wine relativa alla gestione dei vigneti e alla produzione di uva per 299 soci viticoltori, “i cui vigneti rientrano nelle più importanti zone di produzione del Veneto”. Nel corso del 2024, inoltre, quest’ultima certificazione è stata estesa ad altri 124 soci, portando a 423 soci certificati Equalitas Wine, quota di soci le cui uve raccolte corrispondono a più del 50% della produzione del Gruppo.

“Stiamo profondendo un importante sforzo organizzativo affinché le operazioni straordinarie realizzate, quale ad esempio la nascita di Collis Heritage che ha visto un anno fa l’unione di Casa Vinicola Sartori e Cantine Riondo, portino a benefici economici da destinare alla nostra base sociale” ha spiegato l’Ad Pierluigi Guarise, evidenziando che “da un punto di vista commerciale il Gruppo dovrà rafforzare la propria presenza nei mercati esteri del Nord America ed in quelli emergenti India e Asia: si punterà in particolar modo sulla produzione a firma Sartori, nome storico della vitivinicoltura del territorio della Valpolicella, e sulle bollicine di stile contemporaneo a marchio Riondo. Maggiore attenzione verrà inoltre riservata allo sviluppo dei nostri Wine Shop – ha concluso – con l’insegna Cantina Veneta che attualmente sono 36 e presenti su tutto il territorio nazionale. Sostanzialmente, ciò che guida il lavoro che stiamo portando avanti è proprio l’attenzione verso tutti gli stakeholders (clienti, soci e dipendenti) e le loro famiglie”.

Collis Veneto Wine Group rappresenta 6.000 ettari di vigneti nelle aree più vocate di Verona, Vicenza e Padova, con circa 2.000 conferitori, 370 dipendenti, la presenza in 70 Paesi e 75 milioni di bottiglie di vino prodotte all’anno. Nata nel 2008 e con sede a Monteforte d’Alpone (Verona) conta oggi su cinque Cantine, tre centri di imbottigliamento e 36 wine shop a marchio Cantina Veneta in Italia. Il Gruppo garantisce il completo controllo della filiera produttiva e partecipa il 51% di Cielo e Terra 1908 Benefit Corp. e il 73,3% di Collis Heritage Spa (il cui 26,7% partecipato dalla Famiglia Sartori, fondatrice dell’omonima storica realtà vitivinicola della Valpolicella.

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