Intelligence: per congelare conflitto e ripristinare capacità di Kiev

Roma, 29 nov. (askanews) – L’Occidente intende congelare il conflitto in Ucraina per ripristinare le capacità di combattimento di Kiev in vista di una possibile rappresaglia e per raggiungere questo scopo intende dispiegare “100.000 cosiddetti peacekeeper”, dividendo il paese tra Romania, Polonia, Germania e Regno Unito. E’ quanto si legge in una dichiarazione dell’agenzia di intelligence russa Svr.

“Secondo le informazioni a disposizione dell’Svr, alla luce dell’apparente assenza di prospettive per una sconfitta strategica per la Russia sul campo di battaglia, la Nato è sempre più incline a sostenere la necessità di congelare il conflitto in Ucraina. L’Occidente considera l’attuazione di questo scenario come un’opportunità per ricostruire le capacità di combattimento delle forze armate ucraine e per preparare appieno Kiev a una possibile rappresaglia. La Nato sta già allestendo centri di addestramento in Ucraina, attraverso cui prevede di addestrare almeno un milione di soldati ucraini”, recita il comunicato riportato dalle agenzie di stampa russe.

“Per raggiungere questi obiettivi, l’Occidente dovrà occupare l’Ucraina – prosegue la dichiarazione – questo avverrà, ovviamente, con il pretesto di schierare un ‘contingente di mantenimento della pace’. I territori destinati a essere distribuiti tra i paesi occupanti sono stati delineati come segue: la Romania prenderà la costa del Mar Nero; la Polonia controllerà le regioni occidentali dell’Ucraina; la Germania supervisionerà il centro e l’est del paese; e il Regno Unito sarà responsabile delle regioni settentrionali, compresa la capitale. Complessivamente si prevede l’invio in Ucraina di 100.000 cosiddetti peacekeeper”.

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