Orcel: è uno dei nostri obiettivi storici, ci rafforziamo in Italia. Nessun ambizione su Mps
Milano, 25 nov. (askanews) – Svolta nel risiko bancario in Italia. UniCredit ha presentato un’offerta pubblica di scambio volontaria per Banco Bpm per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni. L’aggregazione porterebbe alla nascita della terza banca europea per capitalizzazione di mercato, presente in 13 mercati core con circa 15 milioni di clienti.
“Con questa acquisizione di uno dei nostri obiettivi storici, rafforziamo la nostra posizione in Italia, e al contempo incrementiamo ulteriormente il valore che possiamo creare per i nostri stakeholder in quel mercato così come per i nostri azionisti”, ha dichiarato il Ceo di Unicredit, Andrea Orcel. “L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici. Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, Unicredit è ora ben posizionata per rispondere anche a questa sfida”. A tal proposito, Unicredit ha spiegato come l’offerta sia “autonoma e indipendente” dall’investimento effettuato in Commerzbank, che “rimane un importante investimento con protezione in caso di ribassi e con sostanziale potenziale upside”, ma le cui discussioni sono state prolungate nel rispetto delle prossime elezioni e degli stakeholder della banca.
Nel dettaglio, il rapporto di concambio è stato fissato a 0,175 azioni di nuova emissione di UniCredit per ogni azione esistente di Banco Bpm, che comporta un prezzo implicito di offerta pari a 6,657 euro per azione, e un premio pari a circa 0,5% rispetto ai prezzi ufficiali del 22 novembre (premio di circa 15% rispetto al prezzo undisturbed del 6 novembre, prima dell’annuncio dell’offerta di acquisto di Anima).
La rete distributiva di Banco Bpm consentirà di raddoppiare la quota di mercato per numero di filiali di Unicredit nel nord Italia, con una quota di mercato dell’entità combinata per numero di filiali pari a circa il 20% (rispetto a quella attuale pari all’11%), e di incrementare significativamente la quota di mercato di Unicredit a livello nazionale in termini di volumi intermediati, con una quota di mercato pari a circa il 15% in termini di crediti alla clientela (dal 9% attuale) e pari a circa il 14% in termini di depositi alla clientela (dal 9%).
Si prevede che l’esecuzione dell’offerta di scambio sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi. Unicredit intende procedere, nei minori tempi possibili, con la fusione per incorporazione di Banco Bpm, anche in assenza del previo delisting.
La posizione in Commerzbank, “è un investimento che ci metterà tempo per maturare e su cui adesso non dobbiamo fare niente, possiamo aspettare, ora ci moviamo su Banco Bpm, questa sì che è una transazione”, ha poi dichiarato l’AD di Unicredit Andrea Orcel nel corso della conference call dopo l’annuncio dell’Ops su Banco Bpm. Su Commerzbank, ha proseguito, “l’unica soluzione oggi è spingere a migliorarne le performance”. E sempre nella conference call, Orcel ha sottolineato: “Non abbiamo alcuna ambizione su Mps, questo è”.