“Profondamente preoccupati per la fretta del pubblico ministero”. Israele e Stati Uniti non sono membri della Corte

New York, 21 nov. (askanews) – Un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati uniti ha respinto l’idea che la Corte penale internazionale abbia giurisdizione sulla guerra tra Israele e Hamas, aggiungendo che sono in corso discussioni con funzionari israeliani sui “prossimi passi” da compiere.

“Gli Stati uniti respingono la decisione della corte di emettere mandati di arresto per alti funzionari israeliani”, ha dichiarato il portavoce, aggiungendo che “restiamo profondamente preoccupati per la fretta del pubblico ministero di cercare mandati di arresto e per i preoccupanti errori di procedura che hanno portato a questa decisione”. La Corte penale internazionale (Cpi) ha deciso di spiccare mandati di arresto contro il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant, per crimini di guerra e contro l’umanità, oltre che per Mohammed Diab Ibrahim al Masri, noto come Mohammed Deif, per il massacro del 7 ottobre 2023 che ha scatenato la guerra. Israele afferma di aver ucciso Deif in un attacco aereo, ma Hamas non ha mai riconosciuto formalmente la morte dell’oscuro capo della sua ala militare.

Israele e Stati Uniti non sono membri della Corte.

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