A sostegno anche l’Accademia creata con Filiera Italia

Roma, 19 nov. (askanews) – I record segnati dall’agroalimentare italiano nel mondo spingono la cultura enogastronomica, anche grazie al lavoro della prima Accademia dedicata alla promozione del Made in Italy a tavola che si preparara a lanciare la sua seconda edizione. L’iniziativa è promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica in occasione della settimana della cucina italiana nel mondo, con l’evento alla Farnesina, a Roma, alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e dell’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia.

Le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari si avviano a sfiorare quest’anno la cifra record di 70 miliardi di euro, con una crescita nei primi nove mesi del 2024 dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in controtendenza rispetto al dato generale delle esportazioni, in leggero calo, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.

Cibo italiano che Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica hanno deciso di sostenere, assieme al Ministero italiano degli esteri e della cooperazione internazionale, con la creazione dell’Accademia della cultura enogastronomica italiana. Un’Accademia nata per favorire la formazione dei giovani aspiranti professionisti del settore: dalle scuole di cucina e alberghiere alle facoltà e dipartimenti universitari dedicati alle scienze gastronomiche, dell’alimentazione e agroalimentari, fino al mondo esteso dei professionisti che già operano sul cibo e nei servizi correlati. Ma tra i destinatari ci sono anche le reti estere di rappresentanza e di promozione del settore agroalimentare nel mondo, con il supporto attivo delle Ambasciate.

L’Accademia è stata realizzata sotto forma di piattaforma digitale asincrona accessibile da ogni device in lingua inglese. Per la prima edizione i contenuti e i materiali della piattaforma, totalmente gratuita, sono disponibili tradotti in 4 lingue: italiano, spagnolo, tedesco, giapponese. Non si tratta di una scuola di cucina – spiega Coldiretti – ma di un progetto di sensibilizzazione e formazione sull’infrastruttura culturale della cucina italiana e sul modello universale della Dieta mediterranea che punta anche a sostenere il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco. Non a caso si è avvalsa per la produzione dei contenuti di grandi esperti e professionisti del mondo accademico, culturale, economico e medico scientifico, ed è supportata da partners privilegiati di livello internazionale.

Il piano formativo si articola in 8 moduli che affrontano i temi: innovazione e sostenibilità; geografia e storia del patrimonio enogastronomico italiano; ospitalità turistica in ambito rurale; salute e benessere alimentare; modello della dieta mediterranea; storytelling dell’italianità. Alla conclusione del percorso formativo l’Accademia rilascia l’attestato di “Custode della cultura enogastronomica italiana”.

Partner del progetto sono anche la World Farmers Markets Coalition e la Fondazione Evoschool (Fondazione, promossa da Coldiretti e dal Consiglio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati e supportata da Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano), oltre alla piattaforma I love Italian food.

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