Domani la Champions ma il pensiero è a Valencia

Roma, 4 nov. (askanews) – “Sono qui perché devo essere qui, questa per me è una partita speciale e mi piacerebbe dire tante cose, ma non ho alcuna voglia di parlare di calcio. Nessuna”. Carlo Ancelotti è alla vigilia della partita di Champions con la squadra della sua vita, il Milan, ma ha poca voglia di parlare. Real Madrid e Milan hanno 22 Champions e il fascino della sfida è intatto. Sono le due squadre del cuore di Ancelotti, ma tutto questo oggi non ha senso. Carlo ha preso la parola prima ancora che partissero le domande: “È passata quasi una settimana da questa tragedia immensa, siamo tristi, siamo emozionati e siamo molto vicini a Valencia e alle località colpite, speriamo che le cose possano migliorare rapidamente. Capite che parlare di calcio in questi momenti è un po’ complicato, esattamente come giocare a calcio. Mi piacerebbe parlare tanto, ma parlerò il meno possibile”. La Liga avrebbe voluto fermarsi. “Noi nel weekend siamo stati fortunati a non giocare, ma altri hanno dovuto farlo. Tutti gli allenatori hanno detto che nel fine settimana in Liga bisognava fermarsi ma la loro voce è rimasta inascoltata. Tanto noi come i giocatori siamo dei meri impiegati, facciamo quello che ci dicono di fare e il nostro potere decisionale è pari a zero”. Nessun giudizio politico: “Non sta a me giudicare, non ho i mezzi per dare un’opinione e non è il mio ruolo, La politica è complicata, qui come altrove. Io guardo, soffro, m’informo e posso solo esprimere la mia solidarietà: capisco la frustrazione di tante persone che hanno perso tutto, e posso solo mandare loro un messaggio di appoggio e invitare tutti i cittadini a dare una mano. C’è una frase che viene utilizzata in queste occasioni, ‘Lo spettacolo deve andare avanti’, ma per non è così, non dev’essere così. Non sono d’accordo. Ma non possiamo fare nulla, subiamo la decisione e siamo obbligati a fare qualcosa che non vogliamo fare”. Qualche parola qualche parola sul Milan è inevitabile, visto l’affetto: “Real Madrid-Milan è una partita speciale visti i miei trascorsi, ma penso che sarà anche molto bella. Il Milan non è partito bene ma è sempre molto pericoloso, perché ha qualità davanti e potenziale. Forse non è ancora riuscito a tirare fuori tutto il suo potenziale, ma c’è e dobbiamo essere pronti a giocare una partita difficile”.

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