Presidente Cavanagh: Siamo forti e ci sono cose intelligenti da fare

Roma, 31 ott. (askanews) – Il colosso multimediale statunitense Comcast sta valutando la creazione di una società separata per le sue reti via cavo e prenderà in considerazione partnership nello streaming: un segnale di come i profondi cambiamenti nel settore dei media stiano rimodellando il panorama del settore.

Le potenziali mosse strategiche giungono mentre Comcast, come molti dei suoi concorrenti, sta cercando di superare le sfide poste dal taglio del cavo della TV via cavo, che ha reso il business delle reti molto più difficile, spingendo anche verso la redditività nel suo business dello streaming.

Una nuova società di reti via cavo – riporta il Wall Street Journal – sarebbe di proprietà degli azionisti Comcast e non includerebbe altre attività nell’unità NBCUniversal dell’azienda, come la rete di trasmissione NBC, lo studio Universal o i parchi a tema. Comcast possiede diversi canali via cavo come MSNBC, CNBC, Bravo, USA e Syfy.

“Abbiamo una mano molto forte”, ha affermato il presidente di Comcast Mike Cavanagh in una conference call sui conti, “potrebbero esserci delle cose intelligenti da fare e vogliamo studiarle”.

Le azioni Comcast sono salite del 3% nelle contrattazioni mattutine. Giovedì la società ha registrato un balzo nei ricavi del terzo trimestre, alimentati dalle sue attività mediatiche.

Anni di cord-cutting hanno avuto un impatto sulla salute finanziaria e sulle prospettive di crescita dei canali via cavo, portando le aziende a rivedere le loro valutazioni per tali attività.

Warner Bros. Discovery, la società madre di CNN, TNT e TBS, all’inizio di quest’anno ha svalutato le sue attività via cavo di 9,1 miliardi di dollari, mentre Paramount, proprietaria di MTV, Nickelodeon e Comedy Central, ha emesso una svalutazione di 6 miliardi di dollari.

Tuttavia, per ora molte reti via cavo sono molto redditizie, in gran parte a causa di contratti a lungo termine con i fornitori di TV via cavo che garantiscono tariffe annuali per gli abbonati. Ciò potrebbe renderle un obiettivo interessante per gli investitori finanziari come le società di private equity o altre aziende nel settore dei media.

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