Movimento palestinese insiste per un cessate-il-fuoco duraturo

Roma, 31 ott. (askanews) – Hamas rifiuta qualsiasi proposta di sospensione temporanea di oltre un anno di combattimenti a Gaza, scatenati dall’assalto del 7 ottobre, e insiste su un cessate-il-fuoco duraturo. Lo ha dichiarato un alto funzionario del movimento integralista islamico palestinese. “L’idea di una pausa temporanea nella guerra, per poi riprendere l’aggressione in un secondo momento, è qualcosa su cui abbiamo già espresso la nostra posizione. Hamas sostiene una fine permanente della guerra, non una temporanea”, ha dichiarato Taher al-Nunu, un alto dirigente dell’organizzazione. I mediatori che cercano di mediare un accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco dovrebbero proporre ad Hamas una tregua di “meno di un mese”, ha dichiarato alla France Presse una fonte a conoscenza dei colloqui.

Negli incontri tra il capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia Bill Burns e il primo
ministro del Qatar a Doha che si sono conclusi lunedì, si è discusso di proporre una tregua “a breve termine” di “meno di un mese”, ha detto la fonte a condizione di anonimato a causa della delicatezza dei colloqui. La proposta prevede lo scambio di ostaggi con palestinesi detenuti nelle carceri israeliane e l’aumento degli aiuti a Gaza, ha aggiunto la fonte, secondo cui gli Stati Uniti ritengono che possa portare a un cessate-il-fuoco più permanente. Nunu ha affermato che il gruppo non ha ricevuto alcuna proposta finora, aggiungendo che se riceverà un piano del genere,
risponderà. Tuttavia, ha ribadito le richieste su cui il gruppo terroristico insiste da mesi: “un cessate il fuoco permanente, il ritiro (delle forze israeliane) da Gaza, il ritorno degli sfollati, sufficienti aiuti umanitari a Gaza e un serio accordo sullo scambio di prigionieri”.

Si ritiene che 97 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 vittime accertate dalle Idf (Forze di Difesa israeliane). Hamas detiene anche due civili israeliani entrati nella Striscia nel 2014 e nel 2015 e i corpi di due soldati delle Idf uccisi nel 2014.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *