Se manca la ripresa si rischia di spingere inflazione sotto target

Roma, 31 ott. (askanews) – Nell’area euro “le condizioni monetarie rimangono restrittive, e richiedono ulteriori riduzioni” dei tassi di interesse da parte della Bce. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che siede nel direttorio della Bce, nel suo intervento alla 10esima giornata mondiale del risparmio.

“Con il rientro dell’inflazione, occorre porre attenzione alla fiacchezza dell’economia reale: in assenza di una ripresa sostenuta – ha avvertito – si correrebbe il rischio di spingere l’inflazione ben sotto l’obiettivo. Una situazione che la politica monetaria faticherebbe a contrastare e che va evitata”.

Panetta ha ricordato che la stabilità monetaria rappresenta “un pilastro per la salvaguardia del risparmio”. E che la restrizione monetaria attuata dalla Bce “ha contribuito a ridurre l’inflazione in modo altrettanto rapido quanto il precedente rialzo: la dinamica dei prezzi è oggi attorno al 2 per cento per la prima volta dal 2021. La Bce ha potuto quindi ridurre il tasso di riferimento in tre riunioni consecutive a partire da giugno”.

L’inflazione peggiora l’allocazione delle risorse ed erode il valore reale del risparmio. E nei suoi primi vent’anni di vita l’Unione monetaria ha garantito un’inflazione moderata. La pandemia e lo shock energetico hanno però alterato questa condizione: nel 2022 i prezzi al consumo erano cresciuti del 10 per cento nell’area dell’euro e del 12 in Italia, ha ricordato il governatore.

Il Consiglio direttivo Bce, a cui partecipano tutti i governatori delle banche centrali nazionali dell’area euro, tornerà a riunirsi il 12 dicembre.

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