Sarà l’iniziatore di un nuovo istituto di ricerca

Roma, 24 ott. (askanews) – Un tempo università di tutto il mondo si contendevano i “cervelli” cinesi in fuga. Ma le cose cambiano e oggi accade che anche scienziati di punta (e in settori sensibili) decidano di optare per la Repubblica popolare come luogo in cui proseguire la loro ricerca e la loro carriera. Uno dei casi più eclatanti è quello del fisico francese premio Nobel Gérard Mourou che, secondo quanto scrive oggi il South China Morning Post, si è unito alla Scuola di fisica dell’Università di Pechino come professore ordinario.

Il progetto è quello che Mourou diventi l’iniziatore e il cuore di un nuovo istituto focalizzato sulla ricerca all’avanguardia e sulle collaborazioni internazionali.

L’incarico di Mourou è stato annunciato lunedì sul sito dell’istituzione accademica. L’ottantenne fisico ha iniziato a lavorare dal 12 ottobre e, secondo quanto riportato, sta trascorrendo le prime settimane incontrando studenti e ricercatori di spicco presso le strutture d’insegnamento e ricerca.

Il nuovo istituto si occuperà di settori quali la fisica dei laser, la fisica delle particelle e nucleare, la fisica medica e l’astrofisica.

Mourou ha condiviso il premio Nobel per la Fisica nel 2018 per il suo lavoro pionieristico sull’amplificazione a impulsi chirpati (CPA), una tecnica che ha permesso l’applicazione dei laser ultraveloci in campi come la chirurgia oculare e la produzione di precisione. Nel corso della sua carriera, Mourou ha collaborato con numerose università e istituzioni in Cina e ha parlato positivamente dei progressi scientifici del paese.

Mourou ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo di una struttura multi-beam alimentata a laser — un progetto congiunto tra l’Università di Pechino, l’École Polytechnique di Parigi e la società tecnologica globale Thales.

Durante un evento pubblico a Pechino, poco dopo aver ricevuto il premio Nobel, Mourou aveva espresso la sua ammirazione per i progressi scientifici della Cina: “Il divario si sta davvero riducendo. Sono rimasto sorpreso nel vedere i progressi. Non so come si possa fare meglio di così”.

Il fisico ha condiviso il premio Nobel con la sua allieva, la canadese Donna Strickland, che è stata la prima donna a vincere il premio per la fisica in 55 anni. Mourou ha poi lavorato all’Università del Michigan, dove ha fondato il Centro per la Scienza Ottica Ultraveloce, e successivamente all’École Polytechnique, prima di trasferirsi a Pechino.

E’ anche noto per aver avviato l’Extreme Light Infrastructure, la più grande e avanzata infrastruttura laser ad alta potenza del mondo, che comprende strutture nella Repubblica ceca, in Ungheria e in Romania.

(L’immagine è uno screenshot da profili social del Premio Nobel)

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