Partita con 20 giorni di anticipo ha dato 26-27mila quintali di uve

Milano, 20 ott. (askanews) – La vendemmia 2024 sarà ricordata dai 300 soci di Cantina di Venosa, la più importante cooperativa vitivinicola della Lucania, per una raccolta dimezzata ma anche per l’alta qualità delle uve. La produzione ammonta a 26-27mila quintali, a fronte dei 55mila quintali che in media i soci raccoglievano ogni anno, se si esclude l’anno scorso quando la peronospera ridusse la raccolta ad appena 14mila quintali.

“Per noi il raccolto è stato eccezionale in termini di qualità, le uve sono straordinarie per maturazione e complessità: essendo in quantità molto inferiori alla media la pianta è riuscita a portare a perfetta maturazione i grappoli con facilità” ha spiegato l’enologo della realtà potentina, Donato Gentile, aggiungendo che “inoltre è stato più facile ottenere uve di questa qualità perché ci troviamo in un’area con condizioni micro-climatiche particolari, alle pendici del vulcano Vulture, con vigne coltivate su colline tra i 350 e i 550 metri slm. Un territorio – ha concluso – caratterizzato da un’ottima escursione termica notturna, con cali di temperature tali da poter mantenere una buona acidità delle uve”.

Conclusa da un paio di settimane, la vendemmia era iniziata l’11 agosto con il Moscato ed era proseguita con la Malvasia, il Merlot per i rosati, le altre uve per le basi spumanti, con il Greco Bianco di Basilicata e infine, con 20 giorni d’anticipo, il 25 settembre, con il vitigno più importante del territorio, l’Aglianico del Vulture.

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