E al Consiglio supremo di Difesa del 23 ottobre si parlerà di Unifil
Cracovia, 11 ott. (askanews) – La costruzione di una difesa comune europea non è più differibile. Non possiamo lasciare gli Stati Uniti da soli ad affrontare tutte le crisi che stanno sconvolgendo gli equilibri internazionali. Sono i due punti salienti dell’intervento svolto da Sergio Mattarella al XIX vertice Arraiolos riunito a Cracovia. Una posizione condivisa anche dagli altri capi di Stato non esecutivi che una volta all’anno si riuniscono per ragionare e confrontarsi sulle sfide europee più urgenti.
Il tema centrale di quest’anno erano i rapporti transatlantici e il capo dello Stato ha esaminato senza giri di parole il nodo cruciale di questa fase geopolitica: “Per la stabilità internazionale e per contrastare chi calpesta il diritto internazionale, non bastano più gli Stati Uniti da soli. Non dobbiamo lasciarli soli e l’unica possibilità per farlo è quella di acquisire vere, efficaci, capacità militari”.
Non si tratta solo di aumentare la spesa per le armi ma di dar vita ad una vera capacità militare, spiega il Presidente della Repubblica per il quale è anche fonte di “rammarico e di tristezza” dirottare sulla difesa tante risorse che potrebbero essere destinate a scopi sociali, ma non c’è alternativa al momento, “ci siamo costretti”, scandisce, a causa dell’aggressione russa all’Ucraina. Cosa può dissuadere la Russia per la quale l’Unione Europea non sarebbe un ostacolo insuperabile nel conflitto contro l’Ucraina? “Il deterrente è una Unione con adeguate capacità militari che soltanto una vera Difesa comune può assicurare”, è la risposta di Mattarella.
“Il nostro Continente si trova ad affrontare grandi sfide di diversa natura: da quelle climatiche a quelle geopolitiche”, ragiona il Presidente. Questo rende urgente “compiere passi avanti affinché l’Unione sia in grado di rispondervi con efficacia e tempestività, assumendo il ruolo e le responsabilità che le competono. Tra queste sfide e riforme – indifferibili – vi è quella della difesa comune dell’Unione”.
Una difesa che rafforzerebbe anche la Nato, a suo avviso, perchè “l’alleanza con gli Stati Uniti è storicamente un caposaldo irrinunziabile, non soltanto per esigenze militari ma, ancor di più, perché si inquadra in un rapporto che si basa su valori comuni di libertà, democrazia, diritti della persona, su vincoli storici, culturali, di relazioni umane”.
Rafforzare i rapporti Usa-Ue sarà la priorità della presidenza polacca del semestre Ue ha aggiunto il Presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda, padrone di casa di questo XIX vertice Arraiolos durante il quale si è parlato anche di allargamento dell’Unione a Ucraina e Georgia, di riforma del consiglio di sicurezza dell’Onu. Tutti i capi di Stato hanno ribadito il sostegno all’Ucraina, anche per la ricostruzione. Marginalmente è stato toccato da alcuni presidenti anche il tema del conflitto in Medioriente, parte della fase di instabilità globale. Prima di ripartire da Cracovia Mattarella ha fatto sapere di aver convocato il Consiglio supremo di difesa per il 23 ottobre proprio su Ucraina e Medioriente, sarà l’occasione per discutere anche della presenza italiana nelle forze internazionali. Gli attacchi dell’Idf contro la forza Unifil presente in Libano ha suscitato dure reazioni in Europa, dalla condanna del premier spagnolo Sanchez alla richiesta di scuse avanzata dal nostro ministro degli Esteri: “E’ inaccettabile, Israele si scusi con noi”, ha detto Antonio Tajani.