Il gen. Vadalà: “Siamo riusciti ad ottenere un ampio risparmio”

Roma, 11 ott. (askanews) – La gara per i lavori di adeguamento della chiusura della discarica del sito di Roma Malagrotta (copertura impermeabile-capping, impiantistica per la captazione del biogas e il trattamento del percolato) è stata aggiudicata in via definitiva al raggruppamento NICO srl (capogruppo), per un importo complessivo di 116.146.300,24 euro, con un risparmio di 7.304.499,00 euro sulla base di gara. Lo ha comunicato il Commissario Unico per le Bonifiche, il generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà.

Quindi dopo la progettazione preliminare (marzo – giugno 2023), la fase di avvio dell’appalto di gara (agosto 2023), la valutazione delle offerte (ottobre 2023 – aprile 2024), la messa in sicurezza definitiva del sito (capping e trattamento biogas e percolato) trova il suo percorso conclusivo a cui seguirà, entro breve termine, la firma del contratto e le immediate operazioni di cantiere. Parimente alla procedura inerente alla cinturazione perimetrale (aggiudicata nel mese di Luglio 2024) nel corso di questi mesi si sono disposte molteplici riunioni pre-operative al fine di essere immediatamente pronti alla fase esecutiva di cantiere, sfruttando appieno quindi, come oramai linea guida della condotta commissariale, gli obbligati e consueti tempi legali dei controlli amministrativi.

“A febbraio del 2022, quando ci è stato assegnata l’adeguamento del sito di Malagrotta, avevamo detto che avremmo lavorato in modo continuo, spedito e senza indugi per avviare a completamento i progetti, realizzare i capitolati e indire le relative gare. Oggi si chiude quel percorso iniziale e se ne apre uno nuovo: la fase operativa ed esecutiva”, ha detto il generale Vadalà: “In questi mesi dall’aggiudicazione preliminare (maggio 2024) non siamo stai inerti, anzi abbiamo creato il percorso corretto che ci consentisse di superare a monte ogni impasse e ci permettesse l’immediata cantierizzazione appena ottenute le aggiudicazioni definitive. Continue riunioni con i soggetti interessati del sito, resi sempre più attori ‘attivi e compartecipanti’: Regione, Città Metropolitana, Municipi, Amministrazione Giudiziaria, stakeholder esterni, consulenti tecnici e cittadini. Le azioni comuni, le riunioni, i dettami, i protocolli siglati sono stati elementi fondamentali al fine di delineare un quadro generale chiaro ed omogeneo dove tracciare compiti e ruoli, il tutto diretto al completamento del cronoprogramma del mandato commissariale”.

“Nel contempo si è lavorato sulla messa in sicurezza del sito dal punto di vista: del monitoraggio ambientale, della salvaguardia antincendio e della ininterrotta vigilanza, strutturando un Piano Ambientale di Sicurezza (PAS) che preveda cerchi concentrici di protezione e difesa, per creare un alveo di tranquillità operativa che sia a garanzia delle lavorazioni. Infine ricorrendo al mercato siamo riusciti ad ottenere un ampio risparmio sulla base di gara complessiva dei due appalti di circa 21 milioni di euro, ottenendo la partecipazione alle gare di soggetti altamente specializzati”, ha concluso Vadalà.

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