Venerdì 11 ottobre in prima serata

Roma, 9 ott. (askanews) – Venerdì 11 ottobre su Rai3 torna in prima serata “FarWest” di Salvo Sottile, programma di inchiesta giunto alla seconda edizione. “Un programma del servizio pubblico, al servizio dei cittadini”, come ha detto oggi nella conferenza stampa di presentazione Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai. “Sono convinto che anche questa stagione potrà raccogliere interesse esattamente come la scorsa e forse anche di più, perché è un programma consolidato, anche se cambia giorno dell’offerta (dal lunedì al venerdì)”.

“Il nostro scopo – ha precisato a sua volta Salvo Sottile – è quello di fare approfondimento e fare inchieste di qualità. Siamo reduci da una prima stagione in cui siamo riusciti a vincere una sfida non facile, cioè quella di essere l’anti-talk per eccellenza, cioè di andare sul campo, andare lì dove sono saltate le regole, per illuminare mondi che non erano stati raccontati. Ripartiamo, in questa seconda stagione, con più slancio di prima, con un altro giorno di messa in onda, che è un giorno molto difficile per l’informazione di Rai3, tradizionalmente difficile, ma essendo noi dei cowboy del palinsesto ci adattiamo alle esigenze della rete e cerchiamo di cavalcare più spediti che mai cercando di arrivare a un obiettivo”.

“Io credo – ha proseguito Sottile – che il dovere del servizio pubblico sia anche quello di dare delle risposte ai cittadini, di illuminare luoghi dove non esistono le regole proprio perché vige la legge del più forte. E c’è un gap tra quello di cui le persone hanno bisogno e quello che il servizio pubblico deve fare, secondo me, quello di portare un contributo di verità, di approfondimento, anche in luoghi, anche dentro storie che sono già conosciute, ma non troppo sviscerate, non troppo approfondite. Quello che fa ‘FarWest’ è esattamente questo: sulla cronaca nera, sul costume, sulle inchieste sociali, cerca di aprire dei mondi, e di trovare attraverso il lavoro sul campo, degli inviati, delle verità che non si conoscono, che sono assolutamente nuove. Noi siamo orgogliosi di essere l’anti-talk. Facciamo delle inchieste in diretta, portando esperti, numeri, non facciamo chiacchiere, facciamo approfondimento, così come il mandato che c’è stato dato dalla direzione. E quindi cerchiamo di farlo al meglio. La nostra è una squadra di inviati giovani, che già l’anno scorso abbiamo testato sul campo, quest’anno li abbiamo implementati, e quello di ‘FarWest’ è un lavoro di squadra, da un lato la Rai con Chiara Capuani e con Mercuzio Mencucci, dall’altro il gruppo autorale e gli inviati di Standbyme, cerchiamo di portare un prodotto che sia di prima qualità”.

“Noi non seguiamo il flusso dell’attualità, siamo un programma di inchiesta – ha ribadito Sottile -, e l’inchiesta – come dice la parola stessa – ha bisogno di tempo non solo per maturare ma anche per essere mandata in onda. Quindi non seguiamo la strettissima attualità, sarebbe un errore, come se noi rincorressimo la cronaca o rincorressimo la notizia. Noi prendiamo la notizia per poi approfondirla in un secondo tempo con un taglio particolare”.

Nella prima puntata di venerdì 11 ottobre – ha anticipato Sottile – “facciamo un viaggio in questa guerra tra poveri, tra infermieri e utenti, in cui la gente cerca di avere delle risposte e spesso perde la testa; torniamo su questa aggressione di Foggia dove una donna è morta sotto i ferri e dei familiari hanno aggredito gli infermieri. E parla per la prima volta la sorella di questa ragazza morta sotto i ferri, che è indagata per lesioni. Una di quelle che partecipò all’aggressione di questi medici e infermieri. Perché lo facciamo? Perché ci siamo resi conto che spesso questo è un mondo poco conosciuto: gli italiani non vogliono fare più questo mestiere, l’infermiere, e spesso noi chiamiamo infermieri dall’estero, che costano meno, e invece i nostri infermieri italiani se ne vanno fuori perché qui non guadagnano abbastanza. Questo è un reportage che i nostri inviati hanno fatto sul campo”.

“La seconda cosa è un classico della cronaca, l’omicidio di Sarah Scazzi, rilanciato anche ieri sulla ‘Stampa’ con una intervista a Michele Misseri, noi proponiamo invece una intervista alla sorella di Sabrina, Valentina, figlia di Michele Misseri, che riapre una serie di scenari interessanti su questo delitto, e quindi ci faremo delle domande, con un ospite in studio, un giallista, Sandrone Dazieri, che ci darà il suo punto di vista”.

“E in ultimo – ha concluso Sottile – parliamo di un tema che riguarda tutti, il randagismo. I cani ce li abbiamo tutti, ma c’è un mondo, un far west di cani randagi in giro per l’Italia, che sono 25 mila, sono tantissimi, di cui nessuno sa nulla. Noi cerchiamo di capire di chi è questa responsabilità. Chi vuole questi cani, oppure chi non li vuole, e cercheremo di fare un viaggio un po’ in tutta Italia, finendo per trovare una giustiziera, una donna che va a prendere – e ci racconta – quelli che maltrattano i cani e si vendica con loro, menandoli nel vero senso della parola”.

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