Non vogliamo pagare sul cibo scelte non fatte come per energia

Roma, 2 ott. (askanews) – Per una vera reciprocità negli scambi commerciali sono “indispensabili le clausole a specchio per avere mercati più aperti possibili, cosa che per l’Italia è fondamentale. Ma non possiamo imaginare che le regole che noi imponiamo in materia sacrosante di diritto del lavoratori e di tutela dell’ambiente non abbia un costo nella produzione”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenuto in videocollegamento all’evento “Made in Italy Summit 2024” organizzato da Il Sole 24 ore.

“Questo costo porta ad avere dei prezi diversi da chi questi costi non li ha. Bisogna dunque – ha proseguito il ministro – fare trattati di carattere economico che tegano conto di questi principi: chi vuole importare in Ue deve adeguarsi alle norme che riteniamo giuste. Non è sufficiente l’impegno all’interno della Ue – ha proseguito Lollobrigida – e ne abbiamo parlato anche all’interno del G7 e prepariamo anche i paesi in via di sviluppo a questo ragionamento. Chi si adegua a quelle norme potrà importare serenamente, per gli altri ci saranno dei problemi”.

In Europa oggi, ha quindi concluso il ministro, “l’approccio di tutti è di ragionare in modo più sereno su ciò che importiamo, per garantire anche la libertà che si basa sulla certezza delle catene di approvvigionamento e sulla tenuta del sistema prodittivo e di consumo. Sulle vicende energetiche abbiamo pagato scelte strategiche mai fatte e non vogliamo che questo accada anche sul cibo”.

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