S’approfondisce la collaborazione tra Mosca e Pechino

Roma, 2 ott. (askanews) – I media statali cinesi hanno diffuso oggi filmati della prima pattuglia di navi della Guardia costiera cinese impegnata in un’esercitazione congiunta con la Russia nell’Artico. Si tratta di manovre congiunte che Mosca e Pechino hanno deciso anche per celebrare il 75esimo anniversario della Repubblica popolare cinese e i 75 anni di relaizoni diplomatiche, per i quali i due presidenti – Vladimir Putin e Xi Jinping – si sono scambiati ieri reicprochi messaggi d’augurio.

Le navi sono entrate nell’oceano ieri, durante le celebrazioni. Si tratta di manovre che bissano le grandi esercitazioni aeree e navali congiunte che i due paesi hanno condotto il mese scorso.

L’emittente statale cinese CCTV ha affermato che questa è stata la prima esercitazione congiunta tra le guardie costiere dei due paesi, e che quattro navi sono partite dal Pacifico settentrionale verso l’Artico. Le pattuglie congiunte mirano a migliorare il coordinamento nell’applicazione della legge marittima e ad ampliare l’ambito operativo della Guardia costiera cinese, ha affermato in precedenza CCTV.

La Guardia costiera cinese ha dichiarato che l’operazione ha “significativamente ampliato il raggio delle operazioni offshore, testato a fondo la capacità delle navi di svolgere missioni in acque sconosciute e fornito un forte supporto per partecipare attivamente alla governance marittima internazionale e regionale”.

La Guardia costiera statunitense, dal canto suo, ha riferito di aver avvistato due navi russe e due cinesi che navigavano a nord-est attraverso il Mare di Bering, a circa 8 km all’interno della zona economica esclusiva della Russia.

Russia e Cina stanno collaborando per sviluppare rotte marittime che si stanno aprendo a causa dello scioglimento delle calotte polari causato dal riscaldamento globale. In agosto, il premier cinese Li Qiang e il suo omologo russo Mikhail Mishustin hanno firmato un comunicato congiunto per sviluppare le rotte di navigazione artiche.

Mosca spera di esportare più petrolio e gas verso la Cina per contrastare l’impatto delle sanzioni occidentali, mentre Pechino sta cercando rotte di navigazione alternative per ridurre la sua dipendenza dallo Stretto di Malacca, nel Sud-Est asiatico.

Gli Stati Uniti hanno avvertito che la crescente cooperazione tra Cina e Russia nell’Artico potrebbe influire sulla stabilità regionale, una preoccupazione negata da entrambi i paesi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *