Ulteriore stretta del regime di Kim Jong Un

Roma, 27 set. (askanews) – La Corea del Nord ha allargato il campo di applicazione della pena di morte, aumentando il numero di reati per la quale verrà comminata da 11 a 16. Lo afferma il Korea Institute for National Unification (KINU) nel suo nuovo “Libro bianco sui diritti umani in Corea del Nord” diffuso oggi.

Dopo la revisione della legge penale nel maggio 2022, la Corea del Nord ha apportato ulteriori tre modifiche, tra cui l’ultima avvenuta nel dicembre 2023, secondo quanto afferma il rapporto.

Sono stati aggiunti cinque nuovi reati che possono portare alla pena di morte – dire del KINU – e tra questi vi sono la propaganda e agitazione contro lo stato, il trasferimento o la produzione e l’uso di armi ed esplosivi. In particolare, si rischia l’esecuzione, per esempio, se si diffondono grandi quantità di film, registrazioni e libri prodotti da paesi ostili (e, tra questi, ora è inserita anche la Corea del Sud) o anche l’incitamento alla visione o la diffusione di massa di questi prodotti.

Ancora, tra i nuovi reati sono inseriti anche una serie di casi gravi di furto o distruzione di proprietà statali, grave distruzione di armi, casi macroscopici di contrabbando di metalli, stupri o rapimenti efferati.

“La Corea del Nord ha modificato la legge penale in modo da rafforzare la sicurezza del regime”, si legge nel rapporto, aggiungendo che questa mossa indica un’instabilità all’interno del regime nordcoreano.

Il KINU ha inoltre ricordato che la Corea del Nord ha eliminato le clausole relative all’unificazione nel codice penale, anche prima di un’importante riunione del partito nel dicembre 2023, quando Kim Jong Un ha definito i rapporti inter-coreani come quelli tra “due stati ostili tra loro”.

Durante la riunione di fine anno, Kim ha dichiarato che non ha senso cercare riconciliazione e unificazione con la Corea del Sud, chiedendo la rimozione dei riferimenti all’unificazione.

La pena di morte è ampiamente praticata in Corea del Nord e si applica anche a reati come la diffusione di materiale pornografico in grandi quantità e diversi reati ideologici.

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