Netanyahu partito per New York, parlerà venerdì all’Onu
Roma, 26 set. (askanews) – Tre settimane di respiro, tre settimane di negoziati per evitare che il nuovo conflitto in Libano si trasformi in una guerra regionale di ampia portata. Stati Uniti e Francia hanno emesso una dichiarazione congiunta chiedendo una tregua di 21 giorni nei sempre più intensi scontri tra Israele e Hezbollah, per creare una finestra di trattativa per un cessate-il-fuoco per il Libano.
L’annuncio è stato fatto dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dal presidente francese Emmanuel Macron all’interno dell’ampia cornice delle riunioni, dei vertici che circondano l’Assemblea generale dell’Onu a New York, dopo quello che è stato descritto come un intenso sforzo diplomatico nelle ultime 48 ore per mantenere vive le speranze, mentre il Medio Oriente sembrava avviarsi rapidamente verso una guerra regionale.
“È tempo di trovare una soluzione al confine tra Israele e Libano che garantisca sicurezza e permetta ai civili di tornare nelle loro case. Lo scambio di colpi dall’inizio del 7 ottobre, e in particolare nelle ultime due settimane, minaccia un conflitto molto più ampio e dannoso per i civili. Pertanto, abbiamo lavorato insieme negli ultimi giorni su un appello congiunto per un cessate il fuoco temporaneo per dare alla diplomazia la possibilità di avere successo e prevenire ulteriori escalation attraverso il confine” hanno dichiarato i leader.
“La dichiarazione che abbiamo negoziato – hanno aggiunto – è ora sostenuta da Stati uniti, Australia, Canada, Unione Europea, Francia, Germania, Italia, Giappone, Arabia saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Invitiamo tutti a sostenere e appoggiare immediatamente i governi di Israele e Libano”.
La loro dichiarazione è stata immediatamente seguita da una dichiarazione congiunta dei suddetti Paesi, in cui si afferma che “la situazione tra Libano e Israele è intollerabile e rappresenta un rischio inaccettabile di una più ampia escalation regionale. Questo non è nell’interesse né del popolo israeliano né del popolo libanese. È tempo di concludere una soluzione diplomatica che permetta ai civili di entrambi i lati del confine di tornare nelle loro case in sicurezza”. Pertanto hanno aderito alla richiesta di una tregua di 21 giorni “per creare spazio per la diplomazia in vista di una soluzione diplomatica”.
Al momento non c’è una risposta israeliana o anche libanese. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara, secondo i media israeliani, si sono imbarcati su un volo per gli Stati Uniti, come mostrato in una foto fornita dall’Ufficio del primo ministro.
Biden si è mostrato ottimista sull’esito della proposta. Gli Stati uniti sono riusciti “a ottenere un sostegno significativo dall’Europa e dalle nazioni arabe” per la proposta di tregua. “È importante che la guerra non si intensifichi. Avrò altro da dire domani,” ha aggiunto Biden, secondo quanto riportato da Haaretz.