Un’arma ad alta energia per abbattere droni e missili

Roma, 25 set. (askanews) – Gli Stati uniti dispiegheranno nel Pacifico occidentale, cioè in Asia orientale, un cacciatorpediniere munito di un innovativo sistema d’arma laser ad alta energia, in grado di abbattere droni e missili. Lo scrive oggi il Nikkei Asia.

La USS Preble – cacciatorpediniere di classe Arleigh Burke – è l’unica tra le 73 navi della sua clase a essere dotata con Helios, un laser ad alta energia con sistema ottico accecante, sviluppato da Lockheed Martin.

La nave è partita da San Diego per Yokosuka, in Giappone, domenica, dopo chela Marina Usa ha pubblicato il suo annale piano di navigazione che si concentra sul contrasto alla Cina, con una prospettiva temporale fino al 2027.

“Helios rimane in fase di test in mare e continuerà a essere testato come unità dispiegata in prima linea”, ha dichiarato un portavoce della Marina americana.

La decisione è stata presa quattro giorni dopo che il capo delle Operazioni navali, l’ammiraglio Lisa Franchetti, la più alta ufficiale della marina, ha pubblicato il suo Piano di navigazione 2024, in cui ha dichiarato per la prima volta che l’obiettivo strategico della marina è essere pronti per la “possibilità di una guerra con la Repubblica popolare cinese entro il 2027”.

Gli strumenti attuali per abbattere i droni sono considerati insostenibili dagli esperti, perché basati sull’uso di missili terra-aria dai costi esorbitanti, rispetto all’economicità dei droni stessi.

Un rapporto del Congressional Research Service, aggiornato ad agosto, ha segnalato che i laser a bordo delle navi traggono la loro energia dalla fornitura elettrica del vascello e “possono essere sparati ripetutamente, all’infinito”, a un costo stimato di meno di 10 dollari a colpo, gran parte dei quali rappresentano il costo del carburante necessario per generare l’elettricità usata nello sparo.

Modi così economici di neutralizzare droni e missili saranno necessari in scenari di combattimento contro un paese come la Cina, che non solo possiede molti droni e missili antinave, ma ha anche “una capacità di costruirne o acquisirne molti altri,” ha affermato il rapporto del CRS.

Il Piano di Navigazione 2024 di Franchetti ha sottolineato che la base industriale della difesa cinese è in “modalità di guerra”, incluso il fatto che la capacità di costruzione navale più grande del mondo è ora nelle mani della Marina dell’Esercito popolare di liberazione.

(Immagine tratta da sito internet Lockheed Martin)

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