Ad: c’è molta Italia in quello che facciamo
Milano, 25 set. (askanews) – “Per l’eolico offshore il 2024 vede segnali di miglioramento sul fronte della domanda e dell’offerta. I prezzi delle ultime aste in UK, ad esempio, sono interessanti e stiamo andando nella direzione giusta per colmare quel gap fra costi e ricavi, che sta diventando quasi strutturale nel settore”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Saipem, Alessandro Puliti, intervenuto a Piazza Affari nel corso dell’Energy Summit organizzato dal Sole 24 Ore. “Ancora non possiamo dire che offerta e domanda si siano incontrate del tutto, il percorso non è perfettamente completato”, ha aggiunto.
“Nel frattempo – ha spiegato il top manager – Saipem continua a portare avanti i progetti che ha in portafoglio e continua a sviluppare nuove competenze. Ad esempio, abbiamo un un nostro sistema per l’eolico offshore flottante, lo Star1, di cui abbiamo completato l’ingegneria. Ma deve ancora trovare un cliente disposto ad ordinarlo”.
Puliti ha ricordato che nel lavoro di Saipem, anche all’estero, “c’è molta Italia in quello che facciamo. Tanti componenti sono costruiti infatti nella nostra yard di Arbatax; quindi, c’è sempre un contenuto italiano anche quando lavoriamo nel Mar del Nord”, ha concluso.