Mantenere decisione anche in caso di ricorso da parte del Pakistan
Roma, 25 set. (askanews) – “Un risultato importante” ottenuto grazie all’azione di Coldiretti e Filiera Italia che, in rappresentanza della filiera risicola italiana, hanno presentato all’Unione Europea la richiesta ufficiale di opposizione al riconoscimento dell’Indicazione di origine protetta (Igp) per il riso Basmati, proposto dal Pakistan. “Un risultato preceduto anche da una sensibilizzazione del ministro Lollobrigida sul tema considerata l’importanza del riso Made in Italy nel panorama europeo”. Così in una nota Coldiretti e Filiera Italia commentano l’accoglimento da parte della Commissione europea della richiesta di opposizione formulata dall’Italia contro il riconoscimento dell’IGP Basmati presentata dal Pakistan per registrare in Europa il riso Basmati.
“Una risposta concreta – si legge – al rischio di aprire ulteriormente le porte a produzioni ottenute con lo sfruttamento del lavoro minorile, l’uso di pesticidi vietati in UE, fino al rischio dumping sui prodotti europei”. Il riconoscimento, infatti, potrebbe innescare il rischio di esenzione dai dazi del riso lavorato basmati Igp importato, con conseguenti ripercussioni sul mercato italiano e gravi conseguenze per la filiera risicola nazionale.
Inoltre, potrebbe comportare un crollo della valorizzazione del riso di tipo Indica europeo e all’abbandono della coltivazione del lungo B, con un aumento della produzione di riso Japonica (Tondo, Medio e Lungo A) e conseguente crollo delle quotazioni anche per questo gruppo varietale. Infine, conclude Coldiretti, non sarebbe garantito il principio di reciprocità in termini di sostenibilità sociale ed ambientale nel processo di produzione del riso in Pakistan.
Per Coldiretti e Filiera Italia si tratta di “un importante passo in avanti nella tutela delle produzioni Made in Italy e che dovrà essere mantenuto anche in caso di ricorso da parte del Pakistan”.