Inaugura il 27 il nuovo ciclo di incontri di Scrittori in scena
Roma, 22 set. (askanews) – Riparte il 27 settembre al Teatro Manzoni di Roma l’iniziativa Scrittori in scena. A dare il via al nuovo ciclo di incontri – con la direzione di Alessandro Vaccari – autori come Pierluigi Battista, Luigi Contu, Emilia Costantini, Antonio Talia e tanti altri.
In stretta collaborazione con le più importanti case editrici del nostro paese, molti “scrittori in scena” hanno presentato le loro opere spesso in anteprima nazionale e hanno dato vita a racconti inediti, con retroscena e aneddoti curiosi, con filmati originali e affiancati da grandi ospiti in un confronto diretto col pubblico. Scrittori in scena, una delle offerte culturali di punta del Manzoni di Roma, nata da un’idea di Carlo Alighiero, è diventato un appuntamento sempre più atteso per autori, lettori, studenti e appassionati di cultura in generale.
A dare il via al nuovo ciclo di incontri, mercoledì 27 settembre alle ore 18, un grande protagonista del mondo culturale italiano, il giornalista Pierluigi Battista con il suo libro I miei eroi. Un amore testardo e duraturo. Hannah Arendt, Albert Camus, George Orwell, edito da La Nave di Teseo. Interviene sul palco con letture e confronti con l’autore la neo direttrice del Salone del Libro di Torino Annalena Benini.
Seguiranno il direttore dell’agenzia di stampa Ansa Luigi Contu con I libri si sentono soli, lunedì 9 ottobre alle ore 21. Sul palco con l’autore Mario Calabresi e Alessandra Longo con le letture di Riccardo Rossi e l’adattamento teatrale con Ivan Zerbinati e Laura Bussani. In date ancora da definire saranno protagonisti anche la giornalista del Corriere della Sera Emilia Costantini con Tu dentro di me e il giornalista Antonio Talia con La stagione delle spie. Altri appuntamenti saranno resi noti più avanti.
I miei eroi è un viaggio attraverso le straordinarie vite di Hannah Arendt, Albert Camus, George Orwell, i dettagli conturbanti ma vitali che ne hanno scandito le esistenze, i colpi di fortuna e, molto più spesso, di sventura. “Ho voluto sapere tutto di loro – racconta l’autore – leggere, per quanto mi fosse possibile e in lingue che mi fossero accessibili, tutto quello che avevano scritto, saggi, romanzi, epistolari, interviste, e i libri che sono stati loro dedicati, compresi quelli dei nemici e dei detrattori che nel corso del tempo hanno voluto ossessivamente demolirne le opere e persino, troppo spesso, la persona”.