Il brano esplode in un ritornello irresistibile e festaiolo
Milano, 22 set. (askanews) – Renzo Rubino è pronto a scrivere un nuovo capitolo del suo percorso artistico: La Madonna della ninna nanna (DDP Dischi Del Porto/ADA Music Italy) è infatti il suo nuovo singolo, da oggi in radio e su tutte la piattaforme digitali, accompagnato dal dissacrante videoclip fuori su YouTube.
Brano che parte in punta di piedi con una delicata nenia in apertura, La Madonna della ninna nanna esplode in un ritornello irresistibile e festaiolo che solo la maestria della banda che accompagna Rubino è in grado di regalare. Una canzone di contrasti e dissonanze, in cui il lento si fonde al veloce, come il sacro si unisce al profano (Lasciami le mani, lasciami le mani adesso/che poi trasformiamo in sacro tutto quanto il sesso per te), La Madonna della ninna nanna è un’invocazione ad un’immaginaria Patrona del Sonno affinché faccia sopire sentimenti e istinti altrimenti complessi da gestire. Durante i tre minuti e mezzo la preghiera prende sempre più corpo e velocità, fino al momento in cui Renzo e la Sbanda ci prendono per mano per portarci in un girotondo musicale ed euforico da cui è impossibile sfuggire.
“La Madonna della ninna nanna mette a dormire il malessere, accarezza gli stati d’animo turbolenti. Spegne il desiderio. La canzone è una sorta di scacciapensieri, una danza contro la paura di non essere accettati per quello che si è” – racconta Renzo Rubino
Il brano è stato realizzato con la collaborazione del trombonista e direttore d’orchestra Mauro Ottolini (Vinicio Capossela, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Dario Brunori, etc.), che ha curato gli arrangiamenti e la direzione de La Sbanda, ed è stato prodotto dallo stesso Renzo Rubino insieme a Taketo Gohara (Elisa, Vinicio Capossela, Negramaro, Brunori Sas e tanti altri).
Il videoclip, disponibile sempre da oggi su YouTube, racconta per immagini l’irresistibile mondo racchiuso nel brano: protagonista del cortometraggio, interamente girato nell’incantevole Valle d’Itria, è un uomo solitario, schiavo di una quotidianità monotona. All’interno della sua triste routine si insinua un pensiero, un chiodo fisso, che sullo schermo è rappresentato dai membri della Sbanda: prima due musicisti iniziano a disturbare la sua quiete, poi l’ossessione cresce, e con essa anche i bandisti che irrompono costantemente nella sua quotidianità, finché, in un momento liberatorio, l’uomo decide di lasciarsi trascinare dalla musica e di abbandonare ogni freno, diventando lui stesso un orchestrale.
Renzo prosegue il suo viaggio live con L’estate Sbanda, una serie di appuntamenti dal vivo realizzati in collaborazione con l’agenzia IMARTS, per portare nelle piazze italiane la sua grande festa in musica, momento di gioia, condivisione e grandi emozioni.