Dopo gli scambi di parole accesi tra Zelensky, Duda e Morawiecki
Milano, 21 set. (askanews) – La Polonia “effettua solo forniture di munizioni e armamenti concordate in precedenza” con l’Ucraina: così il portavoce del governo di Varsavia, Piotr Mueller ha chiarito oggi alla Pap, a fronte degli accesi scambi tra Kiev e Varsavia che mischiano forniture di armi polacche messe in forse e lo stop di Varsavia al grano ucraino. Le parole di Volodymyr Zelensky all’assemblea generale delle Nazioni Unite – sulla questione del grano – hanno indispettito la Polonia, che si sta preparando a elezioni parlamentari molto combattute, previste il mese prossimo e segnate dalla “stanchezza” dell’elettorato per il tema della guerra, comunque molto vicina ai confini polacchi).
Ma dall’Ue il messaggio e chiaro. “Non è compito nostro commentare l’annuncio della Polonia su cosa intende fare con i suoi contributi volontari su base bilaterale per la difesa dell’Ucraina contro l’aggressione” ha detto Peter Stano, portavoce dell’Alto rappresentante Ue. “Ciò che è importante per noi è che la politica dell’UE nei confronti dell’Ucraina non cambi. Il sostegno Ue all’Ucraina rimane fermo in tutte le aree” ha aggiunto.
E non solo dall’Ue la posizione resta ferma. Un funzionario americano nega su Reuters spaccature nella solidarietà all’Ucraina, oltre a invitare a riflettere sul fatto che siamo tutti esseri umani e un momento di tensione “può capitare tutti”, mentre più d’uno da Kiev propone un esercizio di autocritica: “Quello che ha detto il presidente (Volodymyr) Zelensky dalla tribuna dell’Onu è stato molto duro e penso che non fosse necessario dirlo”, ha detto oggi Mykola Kniazycki, deputato della Verkhovna Rada ucraina, in un’intervista sulla radio polacca. Ma cosa ha detto il presidente ucraino? Il riferimento sia del funzionario americano sia di Kniazycki, presidente della commissione parlamentare per l’associazione tra Ucraina e Ue ed esponente del Fronte Popolare, è alle parole di Zelensky all’Assemblea generale delle Nazioni Unite: “Abbiamo lanciato un corridoio temporaneo di esportazione marittima dai nostri porti. E stiamo lavorando duramente per preservare le rotte terrestri per le esportazioni di grano” ha detto Zelensky. “Ed è allarmante vedere come alcuni in Europa, alcuni dei nostri amici in Europa, recitano la solidarietà in un teatro politico, creando un thriller del grano. Potrebbe sembrare che recitino un ruolo proprio, ma in realtà stanno aiutando a preparare il palco per un attore moscovita”.
Così, a fronte di una chiara allusione al suo governo, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha affermato che il suo Paese – uno dei più fedeli alleati dell’Ucraina – ha deciso di dare priorità alla propria difesa in futuro. “Non stiamo più trasferendo armi all’Ucraina perché ora stiamo dando alla Polonia armi più moderne”, ha detto. Il presidente polacco, Andrzej Duda, ha paragonato l’Ucraina a “una persona che sta annegando e si aggrappa a qualsiasi cosa abbia a disposizione”.
In un evidente tentativo di recupero da parte di Kiev, il ministro dell’Agricoltura ucraino Mykola Solsky fa sapere che in una telefonata con la sua controparte polacca Robert Telus, ha accettato di trovare una soluzione alla controversia commerciale nell’interesse di entrambi i paesi.
In queste ore Zelensky ha avuto un incontro con il presidente della Lituania Gitanas Nauseda all’Onu. Nauseda ha detto che ha avuto colloqui anche con il presidente polacco Duda; ha osservato che negli incontri con i leader ucraini e polacchi ha discusso della facilitazione delle procedure di trasporto del grano attraverso la Polonia e dell’aumento del transito attraverso la Lituania; ha anche reagito alla dichiarazione del primo ministro polacco Morawiecki secondo cui Varsavia avrebbe smesso di trasferire armi all’Ucraina. “Per il bene dell’obiettivo comune e principale – proteggere l’Europa dalla politica aggressiva ed espansionistica della Russia – le differenze tra Ucraina e Polonia devono essere risolte il prima possibile. Il ruolo della Polonia nel fornire sostegno è unico. È necessario trovare una soluzione, poiché un ulteriore approfondimento della crisi sarebbe irresponsabile”, ha detto Nauseda. Intanto i paesi dell’UE che vietano l’esportazione di grano ucraino sarebbero pronti ai negoziati, sostiene il viceministro dell’Economia e rappresentante per il commercio dell’Ucraina Taras Kachka. L’Ucraina prevede di raggiungere un compromesso entro la fine della settimana. Ad esempio la Slovacchia e l’Ucraina hanno concordato un meccanismo basato sulle licenze destinato a sostituire in futuro l’embargo slovacco sui cereali secondo il portavoce del ministro dell’Agricoltura slovacco Andrej Wallner, precisando che “il divieto di importare quattro prodotti dall’Ucraina…rimarrà valido fino alla fine del 2023”, ha affermato.