Ricerca Smart Agrifood politecnico Milano e laboratorio Rise

Roma, 9 set. (askanews) – I processi basati sull’intelligenza artificiale guideranno la trasformazione del settore agroalimentare, ma resta centrale l’esigenza di fornire maggiore supporto alle piccole e medie imprese nei processi di transizione digitale. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia, presentata stamattina nel corso della seconda giornata di Agrifood Future 2024, la manifestazione organizzata da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Salerno.

Nel 2023, il mercato dell’Agricoltura 4.0 in Italia ha raggiunto un valore di 2,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 19% rispetto all’anno precedente. Nonostante la crescita inferiore rispetto al periodo 2021-2022 (+31%), il settore continua a mostrare un interesse vivace per le soluzioni digitali, con un aumento delle soluzioni innovative disponibili sul mercato (+10%) e dei provider tecnologici (+13%).

La tracciabilità digitale si conferma uno strumento chiave per garantire trasparenza e sostenibilità lungo la filiera agroalimentare. Il mercato delle soluzioni digitali per la tracciabilità è in forte crescita, con un incremento del 22% nel 2023. Si punta soprattutto a tecnologie come l’Internet of Things, il Cloud e la Blockchain.

Oggi, le aziende agricole si stanno focalizzando su soluzioni di software necessarie per l’integrazione dei dati e la gestione efficiente delle risorse. Ma è necessario ampliare la conoscenze di queste soluzioni tecnologiche. Ad esempio il carbon farming, pratica agricola che mira a catturare e immagazzinare carbonio nel suolo per ridurre le emissioni di gas serra e preservare la biodiversità, resta limitata in Italia, con solo il 22% delle aziende agricole che dichiara di conoscerla e solo il 9% che lo adotta effettivamente.

“Il futuro dell’agricoltura italiana passa inevitabilmente attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate e l’intelligenza artificiale – ha detto il direttore scientifico dell’evento Alex Giordano – Questi strumenti non sono solo un’opportunità per aumentare la produttività, ma soprattutto per rendere le nostre pratiche agricole più sostenibili ed efficienti. Grazie all’AI, possiamo ottimizzare l’uso delle risorse naturali, ridurre gli sprechi e migliorare la gestione dei dati, garantendo una maggiore trasparenza lungo tutta la filiera agroalimentare”.

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