Due giornate all’hotel Serapide e all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore
Boom di richieste di partecipazione, tanto da spingere gli organizzatori a pensare già ad una seconda edizione, del primo corso pratico di “Impianto e gestione degli accessi vascolari: Midline, PICC, PORT, CVC e cateteri per dialisi”, che vede come Responsabile Scientifico Francesco Imperatore (direttore della UOC Anestesia e Rianimazione del Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio di Frattamaggiore dell’ASL Napoli 2 Nord) ed il patrocinio dell’Asl Napoli 2 Nord e che si terrà in due distinti momenti, partendo dall’Hotel Serapide di Pozzuoli, dove il 22 settembre, dalle ore 14.15 è prevista la parte teorica con il convegno che vedrà la partecipazione di diversi primari di anestesia degli ospedali italiani.
Seguirà poi la parte pratica che si svolgerà direttamente in sala operatoria, presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore.
Boom di richieste, abbiamo detto, arrivate non solo da medici campani, ma anche da medici della regione Lazio, Abruzzo e Molise.
100 in tutto saranno gli iscritti divisi in tre gruppi che parteciperanno al corso pratico che si terrà il 23 settembre, il 30 settembre e il 7 di ottobre.
“L’argomento che andremo a trattare in questo corso pratico è molto sentito dagli anestesisti – ha detto Imperatore -, perchè gli accessi vascolari sono il nostro pane quotidiano.
L’accesso vascolare continua a rappresentare un problema affatto marginale nell’ambito della disciplina di anestesia e rianimazione, ed è per questo che è opportuno, anzi necessario, che coloro che gestiscono tale problema facciano periodicamente il punto della situazione attraverso momenti di incontro e di confronto, oltre che di dimostrazioni pratiche in sala operatoria.
Ecco perchè ho voluto fortemente organizzare questo primo corso dove accanto alla teoria ci sarà anche la pratica di ciò che andremo a trattare. E questa pratica sarà fatta presso il presidio ospedaliero di Frattamaggiore dove si posizionano tanti accessi vascolari, vi è proprio un ambulatorio dedicato, con numeri interni di prestazioni realmente significativi ed è una cosa che ci inorgoglisce.
L’accesso vascolare non è più soltanto una prerogativa medica, ma è la prerogativa di chi sa fare le cose, compresi anche gli infermieri.
Abbiamo avuto un numero così alto di richieste di partecipazione, oltre che per il parterre dei relatori che vedrà la partecipazione di tutti i primari di anestesiologia della Campania, oltre a due grandissimi esperti di accessi vascolari di Roma, anche perché abbiamo inserito in questo corso di aggiornamento, la parte pratica, ovvero la possibilità per i discenti di entrare nella sala operatoria e vedere praticamente come si posiziona l’accesso vascolare di vario tipo per la somministrazione dei farmaci in vena, su qualsiasi paziente di anestesia o di rianimazione che dovrà essere sottoposto a trattamento medico”.
Il convegno affronterà anche temi che concernono l’organizzazione della gestione dell’accesso vascolare che non si limita, per evidenti motivi, al solo atto dell’allestimento e comporta il coinvolgimento di altri specialisti oltre al nefrologo; pertanto, al pari di quelli che l’hanno preceduto, anche il Convegno continuerà ad evidenziare l’importanza della multidisciplinarietà, condizione oggi indispensabile per una corretta e proficua gestione dei problemi sempre più complessi inerenti l’accesso
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