Undici giorni e 32.814 km, vari incontri politici e religiosi

Roma, 2 set. (askanews) – Al via oggi il viaggio di Papa Francesco in Asia e Oceania: dal 2 al 13 settembre Francesco visiterà Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. Si tratta del 45mo viaggio apostolico di Bergoglio (65 i paesi visitati): già in programma (ma non ufficializzato) nel 2020, era stato rimandato per la pandemia. E’ il viaggio più lungo del pontificato di Bergoglio: 11 giorni per un totale di 32.814 chilometri di distanza percorsi.

Francesco sarà il terzo Papa a visitare l’Indonesia, dopo Paolo VI nel 1970 e Giovanni Paolo II nel 1989, e il secondo Papa a visitare la Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore dopo il Papa polacco. Giovanni Paolo II aveva visitato due volte Papua: nel 1984, con tappa a Port Moresby, e nel 1995, con tappa nella capitale e a Mount Hagen. Inoltre, Papa Wojtyla si era recato a Singapore nel 1986 e in Indonesia nel 1989, occasione in cui aveva visitato anche Dili, allora capitale di una provincia dell’Indonesia.

La partenza di Francesco è prevista oggi pomeriggio alle ore 17:15 dall’aeroporto internazionale di Roma/Fiumicino, direzione Indonesia, con arrivo domani, martedì 3 settembre, a Giacarta alle ore 11:30. In Indonesia il Papa resterà fino al 6 settembre, quindi farà tappa a Papua Nuova Guinea (6-9 settembre), Timor Est (9-11 settembre) e Singapore (11-13 settembre). Il rientro a Roma-Fiumicino è previsto alle ore 18:15 del 13 settembre.

Diversi gli incontri previsti con le autorità locali politiche e di altre fedi religiose, vescovi, sacerdoti e missionari cattolici, realtà caritative e di accoglienza di poveri e migranti, con i fedeli e i giovani.

Varie le tematiche che il Papa dovrebbe affrontare nei suoi discorsi durante il viaggio: dai cambiamenti sociali e la necessità del dialogo in società diverse e complesse, multiculturali, multilinguistiche e multireligiose alla cura dell’ambiente e del creato; dai riferimenti ai tempi difficili in atto, con la necessità di continuare a coltivare la pace allo sviluppo economico e tecnologico, con le complicate sfide per la società odierna; dall’attenzione alle Chiese locali alle sfide con cui si stanno confrontando le comunità cattoliche del posto.

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