Ma non parla apertamente di tregua nella Striscia di Gaza
Roma, 29 ago. (askanews) – Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha suggerito che potrebbe esserci una sospensione parziale delle operazioni militari a Gaza per consentire ai bambini di essere vaccinati contro la poliomielite.
In una dichiarazione, l’ufficio di Netanyahu ha negato le notizie apparse in tv secondo cui ci sarebbe stata una tregua generale durante la campagna di vaccinazione che inizia nel fine settimana, ma ha affermato di aver approvato la “designazione di luoghi specifici” a Gaza, una proposta “presentata al gabinetto di sicurezza” che “ha ricevuto il supporto dei professionisti competenti”.
Secondo i media israeliani una pausa nelle operazioni è stata richiesta dal segretario di stato americano, Antony Blinken, quando ha visitato Israele la scorsa settimana.
Il primo dei due cicli di vaccinazioni dovrebbe iniziare sabato, in uno sforzo urgente per controllare la diffusione del virus, dopo che un bambino di 10 mesi affetto da paralisi a una gamba all’inizio di questo mese è stato dichiarato positivo al virus.
Più di 25.000 fiale di vaccino, sufficienti per oltre un milione di dosi, sono arrivate a Gaza insieme all’attrezzatura necessaria per mantenerle al fresco durante il trasporto. Ma gli esperti sanitari hanno avvertito che sarebbe praticamente impossibile portare a termine con successo la campagna di vaccinazione sotto i bombardamenti. Per fermare la diffusione della malattia, le agenzie umanitarie devono raggiungere il 90% dei circa 640.000 bambini di età inferiore ai 10 anni a Gaza. Una possibilità suggerita dalla dichiarazione di Netanyahu è che i bombardamenti israeliani verrebbero interrotti in diverse aree di Gaza in sequenza, per consentire agli operatori umanitari con i vaccini di spostarsi dall’una all’altra.