Con Space X prevista la prima passeggiata nello spazio di astronauti non professionisti
Roma, 27 ago. (askanews) – É in programma per domani, mercoledì 28 agosto, alle 9.38 ora italiana il lancio dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center della Nasa in Florida di Polaris Dawn, la missione di SpaceX che punta a raggiungere l’orbita terrestre più alta mai percorsa dai tempi del programma Apollo e durante la quale si svolgerà la prima attività extraveicolare (EVA) di astronauti commerciali che indossano tute EVA sviluppate da SpaceX. Il lancio, inizialmente previsto per oggi, è stato rinviato a domani a causa di una perdita di elio. Se necessario, un’altra finestra di lancio è disponibile giovedì 29 agosto negli stessi orari.
Durante la missione l’equipaggio condurrà 36 studi di ricerca ed esperimenti da 31 istituzioni partner progettati per migliorare sia la salute umana sulla Terra sia durante i voli spaziali di lunga durata e testeranno le comunicazioni basate su laser Starlink nello spazio.
La passeggiata spaziale, prevista per il terzo giorno, durerà due ore e vedrà due membri dell’equipaggio uscire completamente dalla capsula Dragon. Il progetto, finanziato dal miliardario filantropo Jared Isaacman, che fa parte dell’equipaggio in qualità di comandante, mira a stabilire nuovi primati nell’esplorazione spaziale privata.
SpaceX – informa l’Agenzia spaziale italiana – ha incluso il Centro Spaziale Luigi Broglio di Malindi nella rete di stazioni di terra distribuite a livello globale per fornire supporto alla missione Polaris Dawn. Le stazioni del BSC di Malindi hanno condotto per settimane test TT&C (Telemetria, Tracciamento e Controllo) per garantire la massima efficienza durante tutte le fasi della missione, in particolare nella trasmissione delle informazioni da terra alla navicella Crew Dragon, che orbiterà intorno alla Terra. Il BSC di Malindi fornirà supporto durante tutte le fasi della missione: dal supporto al vettore Falcon 9 fino al raggiungimento dell’orbita nominale, supporto alla fase critica dell’EVA e alle manovre orbitali necessarie per preparare il rientro della navicella fino all’atterraggio sulla Terra.