Quattro figli, uno non riconosciuto. Anouchka la preferita

Roma, 18 ago. (askanews) – Brigitte Auber, Michèle Cordoue, Romy Schneider, Nathalie Delon, donna per la quale avrebbe lasciato Marisa Mell, Mireille Darc, nonché la modella Rosalie van Breemen. E ancora Veronique Jannot, Sylvia Kristel, Sydne Rome e Dalila Di Lazzaro. Mogli amiche, amanti. E poi le veneri dello schermo con le quali ha lavorato Jane Fonda, Annie Girardot, Claudia Cardinale, Marie Laforêt, Jeanne Moreau, Simone Signoret e Catherine Deneuve. Senza donne e senza attrici, amanti, amiche o senza sua figlia, Alain Delon sarebbe stato, sono le sue parole, solo “l’ombra dell’attore e dell’uomo” che era, considerato uno dei più grandi sex simbol della storia, se non addirittura “l’uomo più bello del mondo”. Di lui amava il termine incantatore a quello di seduttore perché a seduzione è fatta di calcolo, non di fascino.

La più appassionata storia d’amore del divo è però con una giovane attrice nata a Vienna e venuta in Francia per sbarazzarsi dell’etichetta di Sissi, Romy Schneider, conosciuta nel 1958 sul set de L’amante pura di Pierre Gaspard-Huit. L’anno successivo si fidanzano. Lui ha 23 anni, lei 20. Nel 1964, l’attore lascia Schneider per Francine Canovas (detta Nathalie Delon), che sposa (il suo unico matrimonio) e dalla quale ha un figlio, Anthony, nato lo stesso anno. Ma un legame indissolubile continuerà a legarlo a Romy Schneider: è al suo braccio che l’attrice si stringe, devastata, il giorno del funerale del figlio quattordicenne, David, nel 1981. Quando morirà a sua volta , un anno dopo, Alain Delon le scrive: “Ti amo, mia Puppelé (bambolina in tedesco, ndr)”.

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