Molti arresti da parte del regime iraniano. Negoziati al Cairo

Roma, 3 ago. (askanews) – I Guardiani della rivoluzione hanno affermato oggi che l’uccisione del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stata “pianificata e messa a segno” da Israele “con il supporto degli Stati Uniti”, ed è stata “portata a termine con un proiettile a corto raggio con una testata di circa 7 kg, dall’esterno della residenza” dove il leader di Hamas alloggiava a Teheran. “Questo atto di terrorismo è stato pianificato e messo a segno dal regime sionista con il supporto del governo criminale degli Stati Uniti”, hanno dichiarato i pasdaran nella nota, aggiungendo che “la risposta a questo crimine sarà una punizione severa, al momento, nel luogo e nel modo appropriati”.

Intanto il rappresentante di Hamas in Iran, Khaled Kaddoumi, ha definito “ridicolo” e “completamente inventato” l’articolo pubblicato due giorni fa dal New York Times, secondo cui il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, sarebbe morto per l’esplosione di una bomba piazzata due mesi fa nella guesthouse di Teheran dove alloggiava martedì sera dopo aver partecipato all’insediamento del nuovo presidente iraniano. “Ero lì, e il muro e il soffitto del posto dove si trovava sono crollati. È chiaro dall’aspetto del luogo dopo l’attacco, e dal corpo di Ismail Haniyeh, che l’attacco è stato effettuato con un proiettile lanciato dall’aria”, ha detto Kaddoumi alla rivista The Cradle, aggiungendo: “Il racconto pubblicato dal New York Times sugli agenti del Mossad che hanno piazzato dispositivi esplosivi all’interno dell’appartamento in cui si trovava Haniyeh è completamente inventato. Stanno cercando di eludere la responsabilità e le sue conseguenze per Israele”.

Le autorità iraniane hanno arrestato oltre 24 persone, tra cui alti ufficiali dell’intelligence, funzionari militari e personale della guesthouse gestita dall’esercito a Teheran dove martedì scorso è stato ucciso il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo hanno riferito al New York Times due fonti iraniane al corrente dell’indagine sull’uccisione attribuita da Teheran a Israele. Secondo le fonti, l’indagine è stata affidata all’unità di intelligence specializzata in spionaggio dei Guardiani della rivoluzione.

Intanto, la delegazione israeliana è al Cairo per riprendere i negoziati su un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas e un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo riporta Axios citando due fonti, secondo cui la delegazione è composta dal capo del Mossad, David Barnea, dal capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e dal coordinatore delle attività governative nei Territori, Ghassan Alian.

I rappresentanti israeliani discuteranno con il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel e altri funzionari militari egiziani dell’accordo su ostaggi e cessate il fuoco, ma anche di intese per la sicurezza lungo il confine tra Egitto e Gaza e della riapertura del valico di Rafah.

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