“Ha già gareggiato contro atlete italiane”

Parigi, 2 ago. (askanews) – “Se iniziamo a basare il nostro giudizio contro questi sospetti allora dovremmo tornare al sistema basato sui test sui genitali”. Lo ha detto il portavoce del CIO Mark Adams durante il briefing quotidiano del Comitato Olimpico Internazionale a Parigi 2024 in riferimento al caso della pugile algerina Imane Khelif. “Questa donna pugile – ha aggiunto – ha gareggiato per anni contro diverse avversarie. Negli ultimi tre anni anche contro tre pugili italiane”.

Adams ha ribadito la posizione del CIO sull’idoneità delle atlete a gareggiare: “In questo caso sì, secondo il loro passaporto e i loro documenti. Sono stati fatti test in precedenza, ma non possiamo fare dei test dall’oggi al domani. Se seguissimo tutte le accuse ci troveremmo di fronte a una inutile caccia alle streghe”.

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