Anche per gli incendi che finora hanno devastato 10mila ettari
Roma, 16 lug. (askanews) – Proprio per garantire una funzione di controllo e monitoraggio contro i piromani e gli incendi “è importante valorizzare il ruolo di sentinelle del territorio svolto dalle imprese agricole, dando un giusto riconoscimento a chi garantisce una costante presenza, soprattutto nelle zone più interne, che fa da argine anche al dissesto idrogeologico”. Lo ricorda in una nota la Coldiretti, riferendosi al fatto che solo nell’ultimo mese sono andati a fuoco 8.400 ettari di terreno (10.000 in totale finora nel 2024), favoriti dalla siccità che assedia soprattutto il Meridione d’Italia.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Effis. Il 2024 in Italia è stato sino ad oggi il più caldo mai registrato sul territorio nazionale con una temperatura di 1,47 gradi superiore alla media storica.
Ogni rogo, stima la Coldiretti, pesa sulle tasche degli italiani per oltre diecimila euro all’ettaro considerando le spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. Ai problemi causati dal clima anomalo con alte temperature, siccità e vento, si aggiungono peraltro, ricorda la confederazione agricola, la disattenzione e il dolo, con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente.