A maggio -1,4%, si spera inversione di tendenza nei mesi seguenti
Roma, 9 lug. (askanews) – I salari reali in Giappone a maggio sono diminuiti dell’1,4% rispetto all’anno precedente, segnando un calo record per il 26mo mese consecutivo, poiché la crescita dei salari base più alta degli ultimi 31 anni è stata erosa dall’inflazione. Lo ha riferito il ministero Salute, del Lavoro e del Welfare di Tokyo.
La diminuzione di maggio è stata maggiore rispetto a un calo rivisto dell’1,2% di aprile, con l’aumento dei costi dei materiali e l’indebolimento dello yen che hanno spinto in alto i costi delle importazioni.
La pressione al ribasso è continuata nonostante la Confederazione sindacale giapponese abbia dichiarato la scorsa settimana che le aziende giapponesi hanno accettato di aumentare i salari in media del 5,1% nei colloqui salariali di primavera (shunto) di quest’anno, offrendo un aumento superiore al 5% per la prima volta in 33 anni.
L’impatto degli aumenti salariali è stato visibile nei salari nominali, con il salario base medio aumentato del 2,5% a 263.539 yen (1.513 euro), l’aumento maggiore da gennaio 1993.
Fino a quando i salari reali non cresceranno, è prevedibile che i consumi rimangano deboli, nonostante una serie di misure governative per affrontare l’aumento dei prezzi. La Banca del Giappone mira a favorire un ciclo virtuoso di inflazione e aumento dei salari con la sua politica di allentamento monetario.
I salari nominali, ovvero i guadagni medi totali mensili in contanti per lavoratore, inclusi salario base e straordinari, sono aumentati dell’1,9% a 297.151 yen (1.707 euro).