Sulla campagna del 2022 della leader di
Roma, 9 lug. (askanews) – La Procura di Parigi ha aperto un’inchiesta sul finanziamento della campagna presidenziale del 2022 di Marine le Pen, la leader del partito di estrema destra Rassemblement National: è quanto riporta la rete televisiva BFMTV, citando fonti della magistratura.
L’inchiesta è stata avviata su segnalazione della Commissione nazionale francese sul finanziamento delle campagne elettorali (Cnccfp); la legge vieta infatti ai candidati di superare un limite di spesa prestabilito, pena la perdita dei rimborsi previsti.
Le Pen aveva valutato i costi della propria campagna fra gli 800mila e il milione di euro, finanziati interamente dal partito e con gli interessi sui prestiti a carico del governo (come per tutti gli altri partiti).
La notizia è stata poi confermata dalla stessa Procura, che non ha tuttavia diffuso alcun dettaglio sulla natura del presunto illecito: il fascicolo è stato ora assegnato a un giudice istruttore.
Per avere diritto al rimborso delle spese previsto dalla legge, i candidati devono presentare alla Commissione le spese della campagna e i relativi giustificativi non oltre due mesi dopo il voto.