Nel corso della presentazione della relazione annuale al Parlamento, il presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, Nicola Zaccheo, ha espresso l’auspicio che Governo e Parlamento riconsiderino il decreto patrimoniale che escludeva il settore dell’autotrasporto merci dalla giurisdizione dell’ART.
Secondo l’Autorithy, “la funzione di regolazione economica dell’ART non può essere trasferita al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT)”.
“Le imprese che operano nel settore dell’autotrasporto sono state esentate dal pagamento dei contributi per l’anno 2023 (articolo 35 del decreto legislativo n. 48/2023), nonostante fossero state autorizzate con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 gennaio 2023.”
“Sono state escluse dalla competenza dell’Autorità nell’agosto dello scorso anno, per cui hanno ‘Va registrato con grande rammarico che siamo stati definitivamente esonerati dai nostri obblighi”- ha detto Zaccheo.
“A questo proposito – ha aggiunto il presidente – vorrei ricordare che l’Autorità aveva già stabilito un meccanismo di soglia per l’esenzione e che solo il 2% delle imprese operanti nel settore era tenuto a pagare i contributi”.
“Purtroppo, va sottolineato che l’esenzione dall’obbligo contributivo per una sola categoria di imprese pregiudicherebbe il piano d’azione dell’Autorità e renderebbe impossibile valutare la progressiva riduzione dell’aliquota per tutti i soggetti interessati, come indicato dalla normativa dell’anno in corso”.
Ciro Di Pietro
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