“La Chiesa deve essere mobilitata”

Milano, 12 set. (askanews) – Il patriarca russo ortodosso Kirill ha invitato gli ortodossi a “difendere la Patria”, come ha fatto Alexander Nevsky (1220-1263), famoso per le epiche gesta militari ed eroe nazionale russo. “Oggi la Russia si trova di fronte al compito più importante: uscire vittoriosa dalla lotta che le forze del male stanno scatenando contro di noi” ha detto durante le celebrazioni a San Pietroburgo legate alla figura di Nevsky. “E non dobbiamo affatto minimizzare la complessità del momento che stiamo vivendo. Oggi dobbiamo mobilitare tutti: i militari, le forze politiche. E, naturalmente, la Chiesa deve essere mobilitata: innanzitutto per pregare per le nostre autorità, l’esercito, ma anche per essere lì, in prima linea, come il nostro meraviglioso reggimento di sacerdoti, che lavorano e, purtroppo, muoiono, ma non lasciano la prima linea”, ha detto il primate prima della processione con le reliquie del principe Alexander Nevsky dopo la liturgia.

Secondo Ria Novosti, “uno stendardo raffigurante l’immagine miracolosa di Gesù Cristo sarà portato dai credenti durante la processione nel Giorno della memoria delle reliquie del principe Nevsky, dopo di che saranno inviati nel Donbass, nella zona di guerra”. L’agenzia cita l’arciprete Alexander Pashko, sacerdote della cattedrale di Kazan.

Cinque sacerdoti militari sono già morti al fronte, ha ricordato il patriarca.

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