Le prospettive dell’Eurozona restano sfavorevoli
La fiducia delle imprese è generalmente peggiorata ad agosto, con l’indice che ha toccato il livello più basso da novembre 2022. Lo evidenzia l’ISTAT nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, sottolineando come le prospettive per l’area dell’euro restano sfavorevoli.
“L’economia internazionale sta rallentando, caratterizzata da andamenti regionali e settoriali diversi, da un tasso di inflazione elevato ma in calo e, in particolare, da una situazione di finanziamento restrittiva che pesa sulla domanda interna”, spiega l’Istituto Nazionale di Statistica.
Nel secondo trimestre il PIL italiano è diminuito (-0,4%) dopo un aumento nei tre mesi precedenti; la variazione prevista per il 2023 è dello 0,7%.
Dal lato dell’offerta, segnali negativi provengono dal settore manifatturiero: l’indice della produzione industriale (destagionalizzato) è sceso dello 0,7% su base congiunturale a luglio, dopo due mesi consecutivi di aumenti.
L’occupazione è scesa a luglio per la prima volta quest’anno, ma rimane superiore a quella del luglio 2022. Il tasso di disoccupazione è aumentato, mentre il tasso di sottoccupazione è rimasto invariato.
Il differenziale tra l’indice dei prezzi al consumo (IPCA) dell’Italia e dell’area dell’euro si è ridotto in modo significativo ad agosto, pur rimanendo positivo.
Ciro Di Pietro
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