Online in occasione della Giornata Mondiale del Marittimo

Roma, 25 giu. (askanews) – La Blue Economy è uno dei pochi settori in cui l’offerta supera di gran lunga la domanda, e per aiutare il recupero professionale altamente specializzato il Gruppo Giovani Armatori di Confitarma, guidato da Salvatore d’Amico, ha messo in campo l’iniziativa “ItalianSeafarers”.

ItalianSeafarers, riporta un comunicato, rappresenta uno strumento in più per gli studenti non solo degli istituti nautici di tutta Italia, ma per tutti i minori in età scolare e dell’adolescenza, che desiderino conoscere più da vicino le numerose opportunità offerte dalle compagnie e dalle fondazioni ITS, che promuovono formazione altamente specializzata con corsi gratuiti, finanziati a livello nazionale e regionale.

Secondo Confitarma sono migliaia le posizioni lavorative a bordo delle navi, mercantili e passeggeri, a cui mancano le figure di riferimento. Numerosi centri di ricerca e aziende specializzate stimano una riduzione compresa tra il 5 e il 9% degli ufficiali di bordo nel corso degli ultimi due anni a livello globale, con un possibile impatto di lungo periodo per tutto il settore marittimo. Il piano del mare evidenzia che in Italia, nel prossimo quinquennio, ci sarà una richiesta di oltre 10.000 lavoratori marittimi.

ItalianSeafarers è attiva da alcuni mesi sulle piattaforme LinkedIn, Instagram e TikTok, e da oggi è operativa anche sul sito www.italianseafarers.it. “La scelta di inaugurare ufficialmente il sito proprio oggi, rappresenta la nostra volontà di sottolineare la forte importanza che ha la figura del marittimo”, afferma Salvatore d’Amico, Presidente del Gruppo Giovani Armatori e del Gruppo Tecnico Education e capitale umano di Confitarma. Ogni 25 giugno viene, infatti, celebrata, a livello mondiale, la Giornata del Marittimo.

“I marittimi sono fondamentali per l’efficienza delle unità, delle rotte e della struttura economica stessa. Far conoscere questo settore diventa quindi determinante, perché le figure di bordo sono spesso molto meglio formate, retribuite e tutelate di tante altre analoghe a terra. E dobbiamo spingere affinché l’informazione precisa su questo settore sia argomento comune, tra le scelte professionali o di studio delle nuove generazioni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *