Arte, scienza e spettacolo per coinvolgere sulla crisi climatica

Roma, 12 giu. (askanews) – Si è chiusa con successo la prima edizione di Planetaria – Discorsi con la Terra, il nuovo format ideato da Stefano Accorsi e Filippo Gentili con la produzione di Superhumans e Fondazione Teatro della Toscana, che per tre giorni ha portato a Firenze, al Teatro della Pergola, workshop, panel, show per famiglie e spettacoli serali sul tema della crisi climatica portando sul palco alcuni dei più grandi nomi del panorama artistico e scientifico.

Accanto a Stefano Accorsi si sono alternati Vittoria Puccini, Valentina Bellè, Nicolas Maupas e Ludovica Martino, gli scienziati e divulgatori Claudia Pasquero, Direttrice Scientifica di Planetaria, Giulio Boccaletti e Stefano Mancusoconsulenti scientifici, l’antropologa Emanuela Borgnino e la zoologa Mia Canestrini.

Un’esperienza immersiva che in questa edizione d’esordio ha coinvolto oltre 3.500 persone ed ha “invaso” tutti gli spazi del Teatro della Pergola, uno dei più antichi Teatri d’Italia, costruito tra il 1652 e il 1656. Dai sotterranei, alla Sala Poli e la Sala Ballo, allo storico palco della Sala Grande, Planetaria ha portato al pubblico domande e riflessioni per ripensare il rapporto col Pianeta e imparare a viverci in maniera costruttiva e sostenibile.

Stefano Accorsi, direttore artistico dell’evento, ha dichiarato: “I tre giorni di Planetaria mi hanno confermato che unire teatro e scienza per parlare della crisi climatica è la strada da percorrere per toccare il cuore della gente su un tema così importante. Abbiamo portato la Terra dentro il teatro ed è stata un’esperienza indimenticabile. Il pubblico della Pergola, col suo calore, ci ha confermato di essere sulla strada giusta. Siamo riusciti a coinvolgere tutte le generazioni, con gli spettacoli mattutini per i più piccoli, i talk pomeridiani e gli spettacoli serali per gli adulti, con la presenza sorprendente dell’Intelligenza artificiale. La sera, attori e scienziati hanno condiviso il palcoscenico del teatro creando un’alchimia memorabile: gli scienziati hanno arricchito gli attori con le loro conoscenze, gli attori hanno arricchito gli scienziati con le loro emozioni”.

Star delle serate è stata poi la Sibilla, un Avatar di intelligenza artificiale sottoforma di un imponente totem a Led alto 7 metri, realizzata per l’occasione dall’Innovation partner Engineering e nata dall’incontro di competenze di AI generativa e realtà virtuale. Sibilla ha risposto ogni sera alle domande estemporanee del pubblico in sala sui temi ambientali più disparati, dai sistemi di comunicazione tra gli alberi, al ruolo delle emozioni nella lotta al climate change, fino a come l’umanità dovrebbe gestire e affrontare al meglio le sfide ambientali.

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