Accordi bilaterali con paesi extra-UE e più controlli
Roma, 4 giu. (askanews) – La sfida è aumentare la produzione al 20%, intendificando i controlli a tutela dei produttori e dei consumatori e stipulando accordi bilaterali con paesi extra Ue per estendere la protezione anche in quei paesi che non tutelano i prodotti a marchio. Sono i progetti del Consorzio Olio Toscano IGP, resi noti dal palco degli stati generali dell’Olio extra vergine a Siena. Il Toscano IGP è l’extravergine a denominazione più venduto al mondo con 41 milioni di euro di fatturato. Un successo internazionale che lo rende, però, anche uno dei prodotti del Made in Tuscany più “colpito” dal fenomeno dell’italian sounding.
“È indispensabile intensificare i controlli sui mercati e sul web allargando contestualmente la platea di accordi bilaterali con i paesi extra UE – ha detto il presidente del Consorzio di Tutela, Fabrizio Filippi – per alzare il livello di protezione anche in quei mercati dove oggi i nostri produttori non sono tutelati come per esempio negli Stati Uniti, che è il principale importatore di Toscano IGP, Cina ed altri.
Nel corso dell’evento dedicato agli oli DOP IGP e organizzato da Fondazione Qualivita e Origin Italia si è discusso il caso dell’Indicazione Geografica Protetta Toscano che rappresenta il 95% dell’intera produzione certificata della regione in un contesto olivicolo nazionale dove le produzioni IG (50 tra DOP e IGP) segnano appena il 5% dell’olio prodotto in Italia come emerso durante la giornata.
“L’obiettivo è quello di continuare a lavorare per incrementare la produzione certificata, per assecondare una richiesta in crescita, recuperando gli olivi abbandonati che rappresentano oltre il 30% di tutto il patrimonio regionale e puntando decisi sulle varietà regionali ed in modelli di coltivazione sempre più razionali – ha concluso ilpPresidente del Consorzio Toscano IGP – La sfida è di poter aumentare la produzione anche del 20%”.