Dal 2019 è direttore della Scuola Normale di Pisa
Roma, 3 giu. (askanews) – Luigi Ambrosio, Direttore della Scuola Normale di Pisa, è il vincitore 2024 del Frederic Esser Nemmers Prize in Mathematics, premio internazionale per la matematica. Istituito dalla Northwestern University, università privata degli Stati Uniti, con sede a Evanston (Illinois), il premio è assegnato ogni due anni ai matematici che hanno contribuito allo sviluppo della disciplina. Dal 1994, da quando è stato fondato, – informa la Normale – hanno ricevuto il Frederic Esser Nemmers Prize alcuni tra i più insigni studiosi della nostra epoca, come le medaglie Fields Terence Tao, Simon Donaldson, Edward Witten. Ambrosio è il primo italiano a ottenere il riconoscimento, su 16 vincitori finora. La borsa assegnata è di 300.000 dollari.
Professore di Analisi Matematica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui ricopre la carica di Direttore dal 2019, Luigi Ambrosio ha ricevuto il Premio per i suoi “profondi e numerosi contributi al calcolo delle variazioni e alla teoria geometrica della misura, e per la sua influenza ampia e di vasta portata su questi campi”.
“Insieme al suo relatore di dottorato, Ennio De Giorgi – si legge ancora nella motivazione – Ambrosio ha fondato la teoria dei problemi di discontinuità libera, una classe di problemi nel calcolo delle variazioni che coinvolge la combinazione di volume ed energie superficiali. In questa classe è possibile inquadrare problemi derivanti dalla segmentazione delle immagini e dalla meccanica della frattura. Nella seconda parte della sua carriera, Ambrosio è passato alla teoria delle correnti nella teoria geometrica della misura, introducendo un’ampia estensione della teoria di Federer-Fleming agli spazi metrici, e alla teoria dei flussi associati a campi vettoriali non regolari. I suoi attuali interessi di ricerca includono il trasporto ottimo di massa e l’analisi in spazi metrici di misura”.
Luigi Ambrosio è stato relatore plenario all’International Mathematical Union (ICM) 2018 che si è svolta a Rio de Janeiro. La sua produzione scientifica comprende più di 200 articoli e molti libri di testo. Nella sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Premio Caccioppoli nel 1999, il Premio Fermat nel 2003, il Premio Balzan nel 2019 e il Premio Riemann nel 2022.