“Se il governo mantiene gli impegni è mio dovere dirlo”
Roma, 11 mag. (askanews) – Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha messo “a repentaglio” la vita di don Maurizio Patriciello: è stato lo stesso parroco della chiesa di San Paolo Apostolo a Caivano a lanciare l’accusa in una intervista a Rainews24, replicando molto duramente a De Luca che aveva ironizzato sulla sua presenza al convegno sul premierato. “Il problema politico fra destra e sinistra mi riguarda poco, io – ha dichiarato don Patriciello – sono il parroco di questa parrocchia, in questo quartiere che lui stesso ha detto che è stato abbandonato dallo Stato per 40 anni. Mi sono rivolto oggi al governo Meloni, ieri al governo Conte e l’altro ieri al governo Renzi, per cercare di dare un aiuto a questa povera gente. Il 25 di agosto ho mandato un messaggio whatsapp al presidente Giorgia Meloni, il 31 di agosto lei stava qua con mezzo governo, ha preso degli impegni e li sta mantenendo. Io sono una persona seria, sono un credente, sono un cristiano, sono un prete, e non posso dire che questa mano è nera. Se il Governo sta mantenendo gli impegni presi, è mio dovere non solamente dire che è così ma anche ringraziare. Se la cosa dispiace al nostro presidente (De Luca, ndr), se ne faccia una ragione”.
“Tra il presidente della Regione e il presidente del Consiglio, essendo di diversi colori politici, io posso comprendere benissimo – ha aggiunto il sacerdote – che ci sono delle cose che non condividono, delle vedute diverse, ma tirare me in ballo… voglio ricordarvi che io vivo sotto scorta perché la camorra ha messo una bomba fuori alla mia parrocchia, tirare me in ballo in questo momento soprattutto mette a repentaglio la mia vita… le parole del presidente sono pericolosissime, sta dicendo ai camorristi ‘avete fatto bene, continuate a fare quello che avete fatto’”.
Quanto alla solidarietà espressa nei suoi confronti dalla premier Meloni, “Sarei contento – ha detto Patriciello – se le stesse parole le dicesse anche la Schlein, perché non è una questione di partito, De Luca ha offeso la mia dignità innanzitutto di uomo, poi di prete, di parroco e poi di parroco impegnato da tanti anni su questo territorio. De Luca in altre occasioni mi ha detto grazie, mi ha espresso la sua riconoscenza, la sua stima, vedo che si rivolge con queste parole al suo pubblico”.
“Per la verità per me ieri sera, dopo una giornata veramente faticosa, quando stanco sono ritornato a casa e ho sentito quelle parole, è stata una vera pugnalata al cuore”, ha concluso.