Cipolletta: il governo vari la legge per risollevare la filiera
Torino, 10 mag. (askanews) – Il mercato dell’editoria di varia segna un calo del 2,2% nei primi 4 mesi del 2024 rispetto all’anno precedente, con 465,6 milioni di euro di vendite a prezzo di copertina. La flessione a copie è stata del 3,5%, con 30,1 milioni di copie vendute. Rispetto al 2019, però, si registra una crescita a valore del 15,1% e a copie dell’11,7%. Sono alcuni dei numeri presentati dall’Associazione Italiana Editori al Salone del Libro di Torino.
“La situazione del libro in Italia – ha detto ad askanews Innocenzo Cipolletta, presidente dell’AIE – è, dal punto di vista congiunturale, in una riduzione. Quest’anno siamo sotto di 2-3 punti percentuali in termini di fatturato rispetto all’anno passato. Dal punto di vista tendenziale siamo ben sopra il pre-COVID e quindi significa che abbiamo consolidato in termini positivi il vantaggio che avevamo preso durante il COVID. Ci preoccupa tuttavia questo calo nel 2024, perché è un calo che si associa al venire meno di alcune misure che il governo aveva approvato nel passato, in particolare i 30 milioni per le biblioteche e la 18 app che è stata trasformata in due nuove carte che stanno sperimentandosi e che sono state anche definanziate rispetto alla precedente. Quindi alcune preoccupazioni le abbiamo per il futuro, però constatiamo che la nostra è una industria in crescita tendenziale, forte in alcuni elementi, fragile perché fatta di tante componenti, tra cui piccoli e medie editori che sicuramente hanno le spalle meno forti per sorreggere un calo di domanda come si sta verificando in questo momento”.
Secondo l’AIE alla base del segno meno ci sono diverse politiche di lancio da parte degli editori rispetto al 2023 e la flessione dei manga. E Cipolletta si rivolge anche alla politica: “Credo che sia opportuno – ha concluso il presidente AIE – che il governo vari la legge sul libro che risollevi tutta la filiera del libro, dalla carta al libro alle librerie alle biblioteche e sostenga la domanda dei lettori”.
Proprio dal palco dell’inaugurazione del Salone torinese il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha ripetuto l’impegno per le legge sul libro, ora si attendono i fatti.