“Ma resta il rischio di un’inversione di tendenza”
“Luci e ombre dai dati dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) di oggi su occupazione e inflazione. I dati sull’andamento del Mercato del lavoro a luglio, certamente non favorevoli, vanno valutati con molta attenzione e cautela”.
“Infatti, alla luce delle dinamiche storiche, luglio è spesso un mese di calo dell’occupazione, con il numero di occupati che aumenta di 347mila unità nei sette mesi da novembre 2022 a giugno 2023”.
“I licenziamenti registrati, soprattutto tra i lavoratori temporanei, potrebbero infatti riflettere le aspettative di un prolungato rallentamento dell’attività delle imprese, anche nel settore dei servizi”.
“La vera cartina di tornasole sarà l’andamento di settembre, quando molte aziende torneranno a pieno regime”. Ufficio Studi Confcommercio commenta, così, in un comunicato i dati ISTAT odierni su occupazione e inflazione.
“Il rallentamento del tasso di inflazione dei prezzi è stato decisamente più diffuso, pur in una situazione caratterizzata da numerose incertezze. Il tasso di crescita dell’inflazione di fondo è sceso al 4,8%, confermando che le tensioni accumulate negli ultimi due anni si stanno attenuando all’interno del sistema”.
Confcommercio conclude: “il ritorno a valori più vicini a quelli sperimentati nell’ultimo decennio è un fattore importante per mantenere la domanda delle famiglie e sostenere la crescita in un contesto internazionale complesso”.
Ciro Di Pietro
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