Agricoltura sempre più centrale nella protezione dell’ambiente
Roma, 2 mag. (askanews) – “L’agricoltura è diventata sempre più centrale nella protezione dell’ambiente, assicurando una costante manutenzione del territorio e una salvaguardia del paesaggio, sia in termini di tutela dal dissesto idrogeologico che di difesa delle sue bellezze e della sua biodiversità, di cui gli alberi monumentali rappresentano senza dubbio un patrimonio inestimabile, anche in chiave turistica”. Lo ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, intervenendo alla presentazione del rapporto “Piccoli Comuni e Alberi Monumentali d’Italia 2024” promosso da Fondazione Symbola in collaborazione con il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Coldiretti, Fai Cisl, AMI Alberi Monumentali d’Italia.
Un ruolo, quello dell’agricoltura, riconosciuto dalla Legge di Orientamento, fortemente voluta da Coldiretti, che è stato ora rafforzato dalla nuova figura dell’agricoltore “custode”. “Oltre alla conservazione e valorizzazione delle produzioni locali, dall’allevamento di razze animali alla coltivazione di varietà vegetali, le aziende agricole – ha spiegato Prandini – sono diventate interlocutore qualificato delle pubbliche amministrazioni per la gestione del territorio, a partire proprio dalla difesa di formazioni vegetali e arboree monumentali”.
“Si tratta di principi su cui la Coldiretti ha impostato la sua strategia e cioè la valorizzazione dei sistemi produttivi di qualità, sostenibili e rispettosi dell’ambiente affiancati dall’innovazione per rendere sempre più competitiva la produzione italiana e garantire un reddito adeguato agli agricoltori anche grazie al supporto delle attività connesse per attrarre così un numero crescente di giovani”, ha concluso il presidente di Coldiretti.