La sanzione non è dovuta se non è segnalata la presenza dell’autovelox mobile. Adesso è la Corte di Cassazione che fa definitivamente chiarezza su una questione così tanto dibattuta dagli automobilisti italiani.
La decisione nasce a seguito di una sentenza al termine di un procedimento che vede un automobilista a Reggio Emilia costretto a pagare la sanzione perché viaggiava a 98 Km all’ora in un’area dove il limite era di 50 chilometri all’ora.
LA CASSAZIONE INTERVIENE E IMPONE L’OBBLIGO DI SEGNALARE LA PRESENZA DI AUTOVELOX MOBILI
Ma l’automobilista non ci sta e impugna il provvedimento a causa della “violazione dell’obbligo di segnalazione della postazione di controllo della velocità”. E la Cassazione, esaminato il ricorso presentato dall’Unione dei Comuni della provincia reggiana, dà ragione al guidatore.
AUTOMOBILISTA VINCE IL RICORSO CONTRO L’UNIONE DEI COMUNI REGGIANI
Nella sentenza di primo grado del Giudice di Pace si evidenzia che “le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità siano preventivamente segnalate e ben visibili”.
L’Unione dei Comuni, invece, sostiene che l’obbligo di segnalazione non si applica agli autovelox installati a bordo dei veicoli, come lo Scout Speed utilizzato nel caso in questione. Ma la Cassazione ha dato ragione all’automobilista e fissato un principio al quale dovranno attenersi i giudici nei prossimi giudizi.Fino al prossimo ricorso, ovviamente!
Annapaola Voto