Gestione dei rifiuti, lotta ai traffici illeciti ma anche caro energia che può determinare la chiusura di molti impianti di riciclo e allarme sull’incremento di microplastiche in mare e in agricoltura. Ad Ischia si è tenuta la 14esima edizione del Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti organizzato dal dal PolieCo – Consorzio nazionale per il riciclaggio di rifiuti di beni in polietilene, patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica. Presenti numerosi ospiti del mondo della politica, giustizia, imprenditoria, scienza e ricerca per denunciare problematiche ma anche per proporre soluzioni.
Claudia Salvestrini, direttrice Polieco, su rincari energia per le imprese: “Abbiamo denunciato il problema affinché il Governo trovi soluzioni sul prezzo dell’energia per le imprese. Intanto, da lunedì (3 ottobre 2022) partirà uno sportello a cui si rivolgeranno le imprese per garantire loro il cosiddetto risparmio energetico attraverso una serie di indicazioni mirate a ridurre i consumi e, di conseguenza, gli importi delle bollette”. Salvestrini sottolinea anche che “ci sono soluzioni tecnologiche di risparmio energetico, di cui sono dotati alcuni impianti di riciclo, che possono essere rese già disponibili per le imprese”.
Professor Silvestro Greco, vicepresidente della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli: “Mangiamo 5 grammi di plastica a settimana”
“Se fino a questo momento – ha spiegato Greco – sapevamo che nei mari italiani ci sono circa 129mila frammenti di plastica galleggiante per chilometro quadrato, ora grazie ad un rapporto presentato ad aprile 2022 dal Wwf e dall’Istituto Awi abbiamo anche il dato dei frammenti di microplastiche sul fondo marino. Il più allarmante è per il mar Tirreno, sul cui fondo si trova la più alta concentrazione di microplastiche, equivalente a 1,9 milioni di frammenti per metro quadrato. Ogni anno nel Mediterraneo è come se venissero scaricati 700 container di plastica. Il primo paese che contribuisce è l’Egitto col 32 %, poi Italia col 15%, segue Turchia col 10%. Il tema non è salvare la Terra, perché vivrà benissimo senza di noi, il tema è la sopravvivenza della nostra specie visto che, nutrendoci anche di pesci, crostacei e molluschi, è stato calcolato che ogni settimana ingeriamo in media 5 grammi di plastica, l’equivalente di una carta di credito. Tutto questo ha un diretto rapporto col nostro modello di sviluppo”.
Annapaola Voto