Il leader Cinque Stelle a Bari: “Serve fare pulizia”

Roma, 11 apr. (askanews) – “Rinunciamo ai ruoli di governo, lasciamo tutti posti in Giunta (alla Regione Puglia, ndr), rimettiamo tutte le deleghe, anche la vicepresidenza del Consiglio, crediamo sia l’unico modo per dare una forte scossa, un forte segnale rispetto a un andazzo che non è solo qui,sarebbe sbagliato concentrare l’attenzione solo su Bari”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa a Bari trasmessa in diretta streaming.

Conte ha comunque ricordato la storia professionale (da magistrato) e politica del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e ha rivendicato quindi la giustezza della scelta fatta a suo tempo di collaborare con la sua giunta regionale. “Il M5S – ha affermato, commentando le recenti vicende giudiziarie che hanno interessato anche la Regione Puglia – conserva intatta l’aspirazione a cambiare la politica, non a farsi cambiare dalla politica. Vogliamo dare una scossa, è il momento di fare pulizia, tabula rasa. In Puglia vediamo dilagare le erbacce della cattiva politica, dobbiamo estirparle, ci sono delle zone grigie. Noi siamo per tutte le garanzie costituzionali nei processi ma è evidente dai materiali sin qui acquisiti nella cronaca giudiziaria che in molti territori si sta estendendo l’area della cattiva politica, e quando c’è questo non ci può essere il M5S”, ha aggiunto l’ex premier.

“Il M5S ha elaborato un Patto per la legalità, un protocollo molto articolato e pervasivo da sottoporre alla Regione Puglia: offriremo questo patto alle forze politiche e allo stesso presidente Emiliano e ci predisponiamo per lavorare a realizzare questo contesto di regole anche repressive”, ha poi annunciato il presidente del Movimento 5 stelle.

Si tratta, ha sostenuto l’ex presidente del Consiglio, di “una iniziativa non nel segno dell’antipolitica. Noi, adesso che siamo nelle istituzioni, vogliamo la buona politica, non vogliamo che ritorni l’era di Mani pulite in cui la politica non ha dato nessun segnale di pronta reazione, per cui si è discusso per anni di invasione di campo della magistratura. Ma la magistratura ragiona per responsabilità penale, la politica ragiona per responsabilità politica… non ci venissero a parlare di garantismo. Infatti a noi non piace parlare di singole persone ma dobbiamo creare le condizioni perché la buona amministrazione possa dispiegare la sua azione nel segno della legalità”, ha concluso Conte.

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