La propensione al risparmio delle famiglie calata al 6,3%
Roma, 5 apr. (askanews) – Si riducono il tasso di risparmio e il potere di acquisto delle famiglie. Nel corso del 2023 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 4,7% (+5,7% nel 2022), pari ad un incremento di 58,7 miliardi di euro. La consistente crescita dei prezzi ha, tuttavia, determinato una contrazione dello 0,5% del loro potere d’acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali, che ha seguito la flessione dell’1,8% registrata nel 2022. La spesa per consumi finali è cresciuta del 6,5% e la propensione al risparmio delle famiglie calata al 6,3%, dal 7,8% del 2022, toccando il valore più basso dal 1995, inizio del periodo di riferimento dei conti. Lo ha reso noto l’Istat Il tasso di investimento delle famiglie si è portato al 9% (dal 9,2% del 2022).
Il tasso di profitto delle imprese è sceso al 44,8% (dal 45,4% del 2022), nonostante la crescita del valore aggiunto del 6,2%. Il tasso di investimento si è ridotto al 20,9% (dal 22,3% dell’anno precedente) a seguito della diminuzione degli investimenti fissi lordi (-0,6%).